Nonostante il sole di ieri pomeriggio, piove sul bagnato per il Città di Varese. In un momento particolarmente delicato, ci si aspettava una reazione importante della squadra contro una neopromossa come l’Asti, ma la reazione è arrivata (se non in minima parte) e i tifosi biancorossi hanno dovuto mandar giù un altro 1-1, il terzo consecutivo al “Franco Ossola”.

Goccia che ha fatto traboccare il vaso per i tifosi, fin qui sempre a spingere la squadra nonostante prestazioni non proprio brillantissime. Al triplice fischio di ieri, invece, i fischi sono arrivati eccome dalle tribune con tanto di cori coloriti (che non hanno bisogno di spiegazioni) per manifestare il proprio disappunto e provare a spronare la squadra. Contestazione sugli spalti, contestazione sui social. L’aver rimuginato sulla partita non ha fatto cambiare idea ai tifosi che si sono scatenati.

Che delusione!!! Squadra che non è una squadra… cacciate subito Rossi” è il commento secco e duro di Michele Mottalini, mentre Ste Pauletto tuona: “Fanno il compitino e si arrabbiano se li contesti…“. Squadra non all’altezza? Senz’altro è di questo parere Max Diani che scrive: “Senza ingredienti buoni è difficile fare una buona zuppa“. Sulla stessa linea si muove un più realista Mattia Tia Di Maio: “Non c’è nulla da fare: ci manca un attaccante che possa ammazzare il campionato. Così com’è siamo da metà classifica“.

In una situazione difficile, qualcuno prova a sdrammatizzare come fa Enzo Levato: “Almeno non perdono come l’anno scorso… ma manca la cazzimma!!!“. Alessio Ramponi addirittura ironizza dicendo: “Buon punto per la salvezza“, mentre Enrico Bellorini si chiede goliardicamente: “Mi sembra lo stesso copione dello scorso campionato, solo che si pareggia invece di perdere. Il prossimo campionato le vinceremo?“.

Ed è proprio questo il cruccio dei tifosi. Nessuno, almeno apertamente, ha mai detto che il Città di Varese deve vincere il campionato, ma è chiaro che le ambizioni di una piazza come Varese non possano essere troppo distanti dalla vittoria. Il problema è, come già sottolineato, che la tifoseria non sembra convinta della qualità della rosa. In realtà, il punto cardine non è tanto la qualità della rosa, quanto la grinta necessaria per portare a casa il risultato e Roberto Carnelli evidenzia il pensiero comune scrivendo: “Non mi sembra che il Varese abbia la rosa per vincere i campionato. O meglio, potrebbe anche averla ma ci sono altre squadre ben organizzate. Se manca la grinta i risultati non arrivano“.

Stesso discorso che fa Alessio Pozzo: “Che peccato… con un campionato ancora senza un padrone il Varese non riesce a trovare gli stimoli o la cattiveria necessari per non rendere l’annata fallimentare“. A fronte del tanto pessimismo (dettato dalla delusione) e di una buona fetta di realismo, c’è anche chi è più ottimista e spinge per dare fiducia al mister. Massimo Azzini, infatti, commenta: “La classifica è abbastanza corta tutto sommato. Se c’è un progetto con Rossi lo porterei avanti“.

Il progetto Rossi esiste: il tecnico torinese è stato confermato in pompa magna e gli è stato concesso praticamente pieno potere nella costruzione della squadra. Inevitabilmente la colpa dei non successi del Varese in questa fase ricade su di lui, e qui ci si può dunque interrogare sul fallimento (forse è presto per usare questa parola) del suo progetto. Certo è che le voci si rincorrono: la società non può essere contenta di questo rendimento e i tifosi lo sono ancor meno. Che ci sia un cambio al timone a breve?

Matteo Carraro

1 commento

  1. L’attaccante da svariati goal ci sarebbe e si chiama Giulio Ebagua …. io chiedo, possibile che sia così conciato (per non dire di peggio) da non giocare quasi mai ????

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