Il Città di Varese è tra le grandi del campionato. Potrebbe essere questo il verdetto della 17^ Giornata, al termine della quale i biancorossi sono balzati al terzo posto in classifica alle spalle di un sorprendente Chieri (-2) e di un apparentemente inarrestabile Novara (-9, anche se gli azzurri hanno una partita in più).
L’1-0 maturato sul terreno del “Franco Ossola” contro il Casale non rispecchia tuttavia il reale valore dei biancorossi: il risultato finale avrebbe dovuto essere ben più largo (come certificato anche dagli avversari), in virtù di una partita dominata dall’inizio alla fine contro un’autentica corazzata di categoria. Il Varese è stato più squadra delle individualità nerostellate, concretizzando il desiderio di inizio stagione di Ezio Rossi; a proposito di desideri, i biancorossi sono stabilmente nella famosa parte sinistra della classifica e, a dirla tutta, si stanno abituando a stare in alto.
Il terzo posto attuale passa proprio dalla sfida di ieri e, come anticipato, la vittoria è arrivata indipendentemente dalle tante occasioni divorate. “La speranza è che Cappai (ieri all’esordio assoluto in biancorosso dopo l’infortunio, ndr) risolva il problema del gol, per il resto abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte le grandi” è il pensiero di Alessio Pozzo, ma come sottolinea Stefano Tasso: “Se non soffriamo non godiamo!“.
Sofferenza comunque relativa, dato che il Casale non è mai riuscito ad impensierire realmente i pali di Trombini e, oltre alla sicurezza mostrata dal classe ’01, il merito è tutto della difesa: Mapelli, Monticone e Parpinel sono ormai un meccanismo unico e ben rodato che non lascia praticamente spazi agli attacchi avversari. Enrico Bellorini non manca di farlo notare: “Finalmente quest’anno abbiamo una buona difesa, che sta crescendo”.
Il Varese si è infatti dimostrata una squadra estremamente quadrata ed equilibrata; perfezionando la fase offensiva (che già di per sé è estremamente valida in virtù dei 25 gol realizzati che valgono il quarto miglior attacco del girone) aumentando la percentuale realizzativa, si potrebbe mettere una discreta pressione al Novara. “Mi sono gustato un bel Varese… – scrive Giuseppe Forni che conclude con un perentorio – C siamo!“.
Unica nota negativa di giornata è l’infortunio di Mamah, subentrato in corso d’opera e costretto ben presto ad alzare bandiera bianca. Il Varese aveva dimostrato nel primo tempo di riuscire a dominare il gioco anche senza il suo uomo di punta, ma è chiaro che perdere il classe ’98 per qualche gara sarebbe un bel problema. Non a caso Fabio Mentasti scrive: “Secondo me fare entrare Mamah già non in condizione è stato un grosso errore…“.
Francesco Broggini, al netto dei tanti errori sotto porta e dell’infortunio di Mamah, analizza la gara guardando al bicchiere mezzo pieno: “Va benissimo così… un passo alla volta… intanto abbiamo dimostrato che anche noi ci siamo“. Il Varese segna, spreca, soffre, lotta e vince; inevitabile che, con i risultati dalla propria parte, i tifosi siano entusiasti della squadra e ottimisti per il futuro. “Il miglior Varese degli ultimi tempi – conclude Sergio Moruzzi –. Mi ricorda il Varese di Fascetti“. E l’augurio è che i biancorossi possano ripetere quei successi.
Matteo Carraro