Quest’anno è saltato l’appuntamento di ferragosto, dopo Croazia 2019 e Sardegna 2020
“Colpa del Covid, tanto ormai tutti danno la colpa per qualsiasi cosa al Covid. E poi anche lo stato ha spostato tutte le scadenze, anche noi quindi possiamo posticipare al 20 agosto”.

Gianluca Mongelli, tifoso doc del Varese Calcio con il Gruppo Ansia segue i biancorossi. Siete sempre in Ansia?
“Quest’anno ancora di più rispetto al passato perchè il Varese lo vedevamo solo in video e non allo stadio. Ci trovavamo a casa di Simone con pizza per diluire le birre e i prosecchi e per placare… l’ansia”.
“Abbiamo visto una sola partita all’Ossola, quella di giugno contro il Derthona. Una pioggia torrenziale all’intervallo, il vero clima del nostro stadio con freddo e vento dal Sacro Monte. Tutto perfetto… tranne la sconfitta”.

Che campionato è stato?
“Un’annata difficile per tanti fattori. Certo è che non siamo soddisfatti di come sono andate le cose. Abbiamo buttato via il girone d’andata e il ritorno è servito solo per la salvezza. Se dovessi dare un voto ti direi appena sufficiente”.

Quali secondo te le cause?
“Prima di tutto la campagna acquisti sbagliata: i giovani non erano all’altezza, la mancanza di una punta era lampante, eppure non si è intervenuto come si avrebbe dovuto. Teniamo buono il risultato finale, era comunque il primo anno di questa nuova società in Serie D, diamo loro qualche alibi”.

A proposito di società, come ti sembra?
“Penso che per gestire un campionato di Serie D e per quello che è stato fatto in questo periodo possa andare bene. Penso però anche che se il progetto deve diventare più ambizioso con la volontà di tornare al professionismo, qualcosa deve cambiare anche tra i vertici della società. Linfa vitale deve arrivare”.

La squadra della prossima stagione è fatta, cosa ne pensi?
“Per la prossima stagione i nomi ci sono e sembra che sia una squadra migliore. Abbiamo fiducia in quello che è stato fatto, sperando che si possa andare allo stadio a tifare. Il pubblico deve aiutare a non perdere all’Ossola, lo scorso anno era terra di conquista per tutti. La prossima stagione deve tornare ad essere un fortino inespugnabile come ai tempi di Sannino (mai una sconfitta in tre stagioni dalla Serie C2 alla Serie B con in panchina il Beppe, ndr)”.

Siete quindi pronti per una nuova avventura, un’avventura in… Ansia?
“Assolutamente sì, nati pronti per il Varese, come si usa dire. Lasciami chiudere solo con una nota di rammarico e te lo dico da genitore che ha avuto il figlio che ha giocato nel Varese Calcio. Mi spiace molto che il Città di Varese e l’Accademia Varese non vadano d’accordo a livello giovanile e che non si sia riusciti a creare un progetto comune. All’Accademia sono coinvolte persone che hanno fatto la storia del calcio a Varese, una collaborazione gioverebbe a tutti invece che una concorrenza”.

Michele Marocco

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