Il 2021 della Openjobmetis è bloccato dal covid-19 che ha colpito e fermato, con un focolaio esteso a praticamente tutto il team squadra, le attività dei biancorossi. Una situazione molto delicata e grave dal punto di vista sanitario in quanto, tra i diversi soggetti colpiti dal virus, molti presentano sintomi e questo, inevitabilmente, allunga quelli che sono tutti i discorsi legati a possibili tempi di recupero e rientro in campo.
Un’ulteriore problematica, quindi, si aggiunge alle tante che la sorte sta mettendo di fronte alla Pallacanestro Varese in questa annata travagliata e che i ragazzi di coach Massimo Bulleri devono riuscire a superare per ribaltare le proprie sorti in campionato. Anche se parlare di campo in questo momento è davvero complicato, se non impossibile.
Tra i contagiati, purtroppo, c’è anche il GM biancorosso Andrea Conti che fa il punto della situazione.

Innanzitutto come sta lei e come state vivendo il momento in squadra? Quali sono i prossimi passi che andrete ad affrontare per uscire da questa situazione?
“Purtroppo ci sono dentro anche io in questo focolaio. Per adesso siamo tutti in isolamento, il virus ha colpito praticamente tutta la squadra. Siamo in attesa degli esiti degli ultimi due tamponi fatti da due giocatori, però la situazione non è affatto bella. Anche due ragazzi del settore giovanile che si allenano con noi sono stati colpiti. Gli unici due giocatori risultati negativi faranno qualche esercizio con il preparatore atletico in palestra in questi giorni, giusto per non perdere la forma, ma per il resto siamo tutti fermi”.

Secondo lei questa problematica si trascinerà fino al 17 gennaio quando è in calendario la trasferta di Brescia, visti anche i tempi per il recupero previsti dal protocollo?
“Siamo in mano ad un regolamento che dobbiamo rispettare. Ora dobbiamo aspettare 10 giorni dal primo tampone molecolare fatto. Tutti i soggetti sono segnalati all’ATS e, di conseguenza, quando andremo a fare il prossimo giro di tamponi, che non sarà prima di mercoledì o giovedì prossimo, avremo poi il quadro chiaro della situazione e faremo la conta. La cosa che più mi interessa in questo momento è che i ragazzi non stiano troppo male, perché abbiamo avuto parecchi giocatori con sintomi influenzali, chi più chi meno, però comunque è una situazione che non ci lascia sereni”.

La preoccupa il fatto di non poter trovare, ancora una volta, l’agognata continuità di lavoro in gruppo durante la settimana a ranghi completi, come già avvenuto per praticamente tutto il girone di andata a causa degli infortuni?
“Sicuramente questa situazione non aiuterà. Anche perché non è matematico che tutti si negativizzino contemporaneamente. Purtroppo siamo in mano anche alla sorte che quest’anno ci ha girato le spalle un po’ troppe volte. Quello che spero è che la squadra non perda molto la condizione, anche se sicuramente qualcosa perderà, perchè poi ci ritroveremo a giocare delle partite ravvicinate. Quest’anno siamo riusciti ad allenarci veramente pochissime volte tutti insieme”.

Alessandro Burin

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