Il Club Milano è Centro Tecnico Milan. In data 18 maggio, presso il Centro Sportivo Vismara, è stato stipulato l’accordo tra il presidente Guido Marrone e il responsabile del settore giovanile dell’A.C. Milan, Angelo Carbone. Per la società milanese si tratta di un importante traguardo che inserisce il suo settore giovanile in un contesto di alta qualità calcistica. Il sodalizio con i rossoneri è infatti un trampolino di lancio verso il mondo professionistico e offre ai giovani tesserati la possibilità di crescere con la metodologia e la filosofia di lavoro dell’A.C. Milan. Dopo le difficoltà sperimentate in questo ultimo anno e mezzo di pandemia, il Club Milano guarda avanti e lo fa con un progetto di prim’ordine pensando al futuro dei suoi ragazzi: per loro si prospetta una ripresa ancora più elettrizzante, all’insegna di una stretta e invidiabile collaborazione con i centri formativi e i tecnici rossoneri. 

È proprio il presidente Marrone a parlarci di come ha preso vita questo progetto: “Siamo arrivati a questo risultato dopo un iter basato su un rapporto di stima reciproca che ci ha consentito di raggiungere un accordo che ritengo sia assolutamente importante perché dà una qualifica e un senso alla nostra voglia di fare un calcio di qualità partendo dai piccini”. 

Avere un approccio strutturato al calcio giovanile è un po’ la chiave per fare la differenza. Cosa può dire della vostra mentalità, che da biancorossa diventa ora biancorossonera? 
“Noi abbiamo avuto sempre un occhio molto attento all’impostazione di allenamenti di un certo tipo e livello, con istruttori molto giovani ma tutti qualificati o in possesso del patentino della Federazione, in modo da gestire al meglio i bimbi piccoli e da lì a salire fino ad arrivare alla parte pre-agonistica e agonistica che poi confluisce nella prima squadra. La nostra è una cosiddetta cantera che parte dalla base e arriva in modo piramidale alle sfere più alte. In più, abbiamo quello che consideriamo il nostro tempio, che inaugureremo a giugno, ovvero lo stadio di Pero, dove con spazi di un certo tipo riusciremo a fare un lavoro ancora più mirato e adeguato per tutte le categorie. Questo nuovo centro specifico andrà ad aggiungersi a quello di Carassai, nella zona dei Navigli”.

Come riassumerebbe il valore aggiunto di questo accordo?
“Siamo ancora all’inizio per definire i dettagli, però posso dire che quando si va a stringere un patto di collaborazione di questa entità non lo si fa solo ed esclusivamente come mossa pubblicitaria o per vendere un prodotto, ma si tratta al contrario di un fatto reale e concreto, perché essere un Centro Tecnico vuol dire trovare il connubio di analisi e concretizzazione sul campo delle indicazioni che partono dai mister”.

Nel momento che stiamo vivendo, in cui il calcio giovanile è passato un po’ in secondo piano, state lanciando anche un segnale importante in vista della ripartenza a pieno regime.
“Certamente. Questo traguardo riflette la nostra voglia assoluta di ripartite e abbiamo approfittato di questo periodo, in cui, ahimè, noi dirigenti abbiamo avuto del tempo libero, per allacciare questo rapporto con l’A.C. Milan. È il frutto di una grandissima forza che abbiamo dentro e che vogliamo trasmettere a tutti i nostri tesserati e credo che in primis i bimbi abbiano bisogno di sfogarsi, gioire e divertirsi, quindi quale cosa migliore che farlo su un campo di calcio?”.

Silvia Alabardi

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