Il movimento del basket italiano, e di conseguenza lombardo, è ormai ripartito ufficialmente e da un mese vive appieno quelle che sono le dinamiche di una stagione normale, che tale deve cercare di essere fino in fondo per non doversi trovare a fare i conti con un nuovo baratro che questa volta rischierebbe davvero di essere quello definitivo. L’evolversi della situazione sanitaria incoraggia in questo senso ma le antenne vanno tenute dritte più che mai.

Il ritorno ad una parziale normalità sta dando forza e vigore a tutto il movimento cestistico, rafforzato dalla voglia di tanti atlete ed atleti di tornare in palestra per fare ciò che più amano, per inseguire quella passione che per troppo tempo hanno dovuto tenere sopita dentro le mura di casa. Così si spiegano i numeri più che incoraggianti di questa nuova annata di basket lombardo 2021-2022, sottolineata nelle parole del Presidente del Comitato Regionale Lombardia della FIP, Giorgio Maggi: “L’inizio dei campionati senior e giovanili d’Eccellenza a fine settembre è un segnale concreto di normalità dopo un’annata particolare che però, tutto considerato, si è svolta con assoluta regolarità. Un ennesimo ringraziamento alle società che hanno contribuito al buon esito dell’annata; siamo riusciti a portare a termine tutti i campionati della stagione 2020/21, sia pur in forma ridotta come durata, che hanno determinato promozioni e retrocessioni in piena validità”.

La ripartenza del movimento ha radici profonde, dallo scorso anno, quando diverse società senior hanno accettato la sfida di mettersi in gioco con risorse economiche, umane, di fatica e di impegno, per permettere a tanti giocatori di tornare in campo da gennaio in poi in maniera sempre più regolare, sottostando a regole ferree che però hanno permesso lo svolgimento delle partite in estrema sicurezza.
Una situazione che però ha fatto figli e figliastri, con la Federazione che ha scelto di dare l’opportunità a chi l’anno scorso si è tirato indietro di ripartire allo stesso livello di chi invece si è impegnato per rispettare gli impegni sportivi dell’anno. La libera scelta lasciata dal CRL stesso alle società, di accettare o meno di partecipare ai mini campionati della scorsa stagione, non ha portato altro che ad un ripescaggio virtuale dalle serie minori, ad esempio nel passaggio da C Silver a C Gold in estate, volto alla pura incentivazione del ritorno a giocare con il maggior numero di squadre possibili. Scelta che ovviamente non ha lasciato contenti tutti quanti ma che rappresenta la via maestra intrapresa dal Comitato Federale, che oggi si ritrova con numeri record di iscrizioni come le 30 squadre in C Gold, le 18 in B femminile e delle 32 in C femminile, al di là del pieno di C Silver e serie D.

Il secondo step della ripartenza non può poi che aver compreso le squadre giovanili, base fondante del movimento, partendo dai campionati di Eccellenza maschile, nei quali si registrano 17 iscrizioni Under 17 e 19 a livello Under 15. Ma la rinascita non si ferma qui, perché sempre restando in tema di campionati regionali, per quanto concerne il campionato Gold ci sono state 47 richieste d’iscrizione per l’Under 19 e 17, 44 per l’Under 16 e 31 per l’Under 15, con l’incognita ancora sui numeri di under 14 e 13. Numeri molto elevati che danno un surpluss di positività in merito alla ripartenza e che si guarda al livello Silver sono ancora maggiori: 138 iscrizioni al Silver Under 19, 114 al Silver Under 17, 100 al Silver Under 16 e 117 al Silver Under 15.

Questi alcuni dati sulla ripartenza del basket lombardo, fatta grazie a regole che non ammettono deroghe, dall’obbligo di Green Pass per chi vuole entrare in palestra o in alternativa un tampone fatto 48 ore prima. Nel momento che appare il meno complicato degli ultimi tempi, ci vuole il massimo dell’attenzione per non incappare in errori che possano riportare il basket in quel vortice buio da cui sta uscendo a piccoli passi e con tanta fatica.

Alessandro Burin

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