Tra averli e non averli (i soldi), è sempre meglio averli. Poi, però, bisogna anche saperli spendere. Skill nel patrimonio (amministrativo e strategico) di pochi. A riprova, la classifica (se vogliamo considerarla tale) dei corrispettivi riconosciuti ad agenti ed intermediari dai club di Lega Pro tra il primo gennaio ed il 31 dicembre 2020 (in coda al pezzo il dettaglio completo).
Limitandoci al Girone A, il più generoso partner dei procuratori è stato il Novara con l’iperbolica cifra di 407.229,78 euro (top della categoria davanti al neoretrocesso Perugia). Per la cronaca, in B ben 8 società (Cittadella, Cosenza, Pisa, Pordenone, Reggiana, Reggina, Salernitana e Vicenza) hanno speso di meno. A seguire, Livorno (309.464,75), Alessandria (220.070), Pro Vercelli (204.427,65) e Como (91.620). Trarre delle conclusioni potrebbe essere fuorviante. O magari no. Ok, ma la Pro Patria?
L’attività di costruzione e mantenimento dell’organico tigrotto è costata a Turotti (sempre in termini di intermediazione) 4.880 euro. Somma (di poco) superiore solo a Pro Sesto (3.120), Lucchese (2.103) e agli zero dichiarati di Giana, Lecco e Pergolettese. Banalmente, più trattative dirette, giocatori meno “gestiti”, capacità di porre l’accento su crescita e prospettive professionali piuttosto che sul mero risvolto economico. Qualità con cui il biellese sembra essere piuttosto familiare.
Giovanni Castiglioni