Con solo una giornata al termine del girone d’andata (oltre al recupero del derby contro la Caronnese), è tempo di bilanci per il Città di Varese e non può mancare il consueto appuntamento con il pagellone di fine anno.

Situazione radicalmente opposto rispetto a 365 giorni fa: allora parlavamo di un Varese allo sbando (dal punto di vista dei risultati ovviamente), reduce da un battesimo di fuoco in una categoria nuova con tutte le complicanze legate al Covid. Questa volta, invece, le note sono decisamente più liete e il Varese saluta il 2021 per abbracciare il 2022 con entusiasmo visto il terzo posto nel Girone A di Serie D. Il Chieri è lì ad un passo, mentre il Novara sembra irraggiungibile, ma i biancorossi guidati da Ezio Rossi si sono dimostrati una squadra solida e compatta; i presupposti per un nuovo anno da protagonisti ci sono tutti.

Analizziamo dunque questa prima parte di stagione, cominciando dal reparto difensivo che ha dimostrato in parecchie occasioni una solidità eccezionale: la difesa biancorossa ha concesso 15 reti, e solo Casale (14) e Gozzano (10) hanno fatto meglio. Di questi 15 gol appena sette sono arrivati da azione, tutti gli altri da palle inattive (cinque su rigore e tre da corner o punizioni); da sottolineare, infine, i sette clean sheet stagionali. Ecco i voti e i giudizi di portieri e difensori:

PORTIERI

Luca Trombini 8 – Ce li ricordiamo i dubbi dei tifosi alla vigilia del campionato relativi ai portieri? L’estremo difensore classe ’01 ha spazzato via qualsiasi perplessità a suon di prestazioni da urlo: basti pensare che non ha mai preso nessun gol su azione (tre da rigore e due da palle inattive). Il rigore parato contro il Sestri Levante è valso tre punti, ma non dimentichiamoci della super parata nel finale a Bra o della sicurezza che mostra in ogni frangente nel gestire la difesa. Sette clean sheet stagionali (di cui quattro nelle ultime quattro uscite) e una certezza: il Città di Varese ha trovato il suo numero 1. Saracinesca.

Elia Priori 7 – Classe ’03, dall’oggi al domani è stato catapultato a fare il titolare in Serie D: e non ha deluso. Al netto dei numeri (in sei presenze ha dovuto raccogliere il pallone dalla rete per dieci volte) restano le prestazioni e, soprattutto, la consapevolezza che sui gol subìti non poteva fare nulla. Ha sempre dimostrato una bella personalità ed è stato in grado di compensare una statura non elevatissima (per essere un portiere) con un’invidiabile agilità; i punti persi dal Varese in quelle partite non sono certo dipesi da lui. Ripensando allo scorso anno, il Varese ha dunque una duplice certezza: il portierino che siede in panchina è all’altezza della categoria. Promessa.

Morgan Pedretti ng – Zero presenze in Prima Squadra e una partita (da dimenticare) con la Juniores in cui ha incassato quattro gol. Il classe ’02 sembra essere qualche passo indietro rispetto ai due colleghi; è comunque impossibile da valutare. Incognita.

DIFENSORI

Francesco Mapelli 7.5 – Le ha giocate tutte. Nel corso di questi mesi ha dimostrato un’invidiabile maturità rispetto allo scorso anno e quando ha dovuto vestire la fascia da capitano non ha certamente deluso le attese. Il classe ’96 è una delle guide caratteriali di questa squadra: sempre al posto giusto nel momento giusto, puntuale e preciso negli anticipi, licenza di attaccare per garantire la superiorità numerica sulla destra. Con lui in difesa si è più sicuri. Leader.

Mattia Monticone 7 – Perno centrale della difesa a tre: da lui dipende il rendimento di tutto il pacchetto arretrato. Ha subito preso in mano le redini della squadra gestendo con calma, sicurezza ed esperienza ogni situazione (con qualche eccezione, vedi Imperia). Già due gol per contribuire alla causa biancorossa e ben più di qualche intervento decisivo. Muro.

Gianluca Parpinel 7 – A proposito di muri. Il classe ’01 si conferma come una delle note più liete del Città di Varese: dopo la buona stagione d’esordio dello scorso anno, almeno a livello personale, si sta ripetendo quest’anno migliorandosi di giornata in giornata. Capace di impostare con il suo mancino educato (a proposito, il gol su punizione prima o poi arriverà) risulta determinante per la costruzione del gioco e indispensabile per garantire copertura sul centrosinistra. E che copertura: così come sa essere preciso e pulito in impostazione, sa essere rozzo (in senso buono) in difesa spazzando ogni pallone che capita dalle sue parti. Granitico.

Gabriele Premoli 7 – Gli manca da giocare in attacco e in porta, per il resto lo abbiamo visto ovunque. L’ex capitano del NibionnOggiono ci ha messo un po’ a ritagliarsi uno spazio da protagonista, ma è ad oggi un autentico “uomo di Rossi”, nel senso che risulta indispensabile per le dinamiche di squadra: la sua duttilità e la sua propensione al sacrificio sono semplicemente encomiabili. Tecnicamente sarebbe un difensore (per questo è qui), ma in realtà si è ormai conquistato il posto in mezzo al campo a suon di ottime prestazioni. Un gol al “Silvio Piola” di Novara (purtroppo inutile) e tantissimo lavoro sporco per i compagni. Jolly.

Giovanni Foschiani 6.5 – Classe ’03, alla prima esperienza in Serie D, ha già messo a segno due gol e, ad oggi (anche per una questione anagrafica) è imprescindibile per la squadra. Il Varese non ha fallito sugli Under, e la fascia destra e coperta in maniera più che sufficiente. Dopo una avvio col botto (in gol all’esordio all’Ossola contro il Fossano) un pesante giro a vuoto contro il Novara: da lì è subentrata un po’ di sfiducia, che l’esterno biancorosso ha saputo spazzare via con il gol (fortunoso ma cercato) di Bra. Nelle ultime partite ha mostrato una costanza invidiabile e, con queste premesse, non può che diventare un’arma importante per il futuro. Speranza.

Alessandro Baggio 6 – Con un retaggio del genere le aspettative non possono che essere alte. A differenza del padre e del fratello, lui gioca più defilato sulla fascia e ci abbiamo messo un po’ a scoprirlo: due ottime prestazioni contro Sestri Levante e Bra seguite, proprio nel momento migliore, da un infortunio che ha rallentato la sua rincorsa ad un posto da titolare. Per quanto fatto vedere, comunque, le potenzialità ci sono tutte e sarà interessante vederlo giocarsi la fascia con Tosi. Promettente.

Mirco Tosi 6 – A differenza di Baggio ha avuto molte più chance per mettersi in mostra; non possiamo certo dire che abbia deluso, anche se avrebbe senz’altro bisogno di più convinzione negli ultimi venti metri. Le ultime prestazioni, comunque, sono davvero incoraggianti e, così come Foschiani, sta trovando una bella continuità di rendimento. La sensazione, comunque, è che debba ancora sbocciare ma, rispetto alla situazione delle fasce dello scorso anno, sono stati fatti decisi passi in avanti. Acerbo.

Nicolò Battistella ng – Qualche minuto per lasciare intravedere buoni segnali. Troppo poco per giudicare, ma il futuro è dalla parte del giovane classe ’04. Da scoprire.

Emanuele Marcaletti ng – Il suo arrivo a stagione in corso un anno fa aveva decisamente lasciato un buon segno; poi il brutto infortunio che lo ha tenuto fuori da allora. Qualche sgroppata con la Juniores per riprendere confidenza con il campo e tanto sudore in allenamento per riprendersi il posto da titolare; lo aspettiamo. Scalpitante.

Matteo Carraro

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