“Le persone non muoiono restano incantante”. Questa frase tratta da “Il Bar sotto il mare” di Stefano Benni, apre la raccolta di racconti dell’autrice di Carbonate, Gabriella Somenzi intitolata “Il Sesto Senso”. Dopo il romanzo “Autunno”, presentato nelle principali manifestazioni riguardanti i libri della Lombardia e accolto benevolmente dal pubblico, l’autrice comasca ha pubblicato da pochi giorni, con “Temperino Rosso”, 19 racconti. 

Iniziamo dalla copertina: perché è stata scelta proprio questa immagine?
“L’immagine è enigmatica, così come lo sono i racconti. Tutti questi sono autoconclusivi, non ci sono finali aperti”.

Perché proprio 19 racconti?
“E’ un numero che mi rappresenta, significa ricerca di originalità e indipendenza”.

A quale sei più legata?
“A due in particolare: “Tempesta” perché è la storia d’amore perfetta e “Olfatto” uno dei più recenti, che richiama l’idea dei cinque sensi”.

Ci racconti di più de “Il Sesto Senso”?
“Ogni racconto è rappresentato dalla frase di un classico, che ne racchiude il senso. Li ho scritti in diversi periodi della mia vita, dai 25 ai 40 anni, quindi ci sono varie sfaccettature di Gabriella scrittrice. E possiamo dire che è un libro molto incisivo e meno triste rispetto a “Autunno”. 

“Autunno”, il tuo romanzo di esordio, è appunto un altro genere. Da dove viene la scelta di scrivere dei racconti?
“Uno dei motivi per cui ho deciso di scrivere questo genere, è che un giorno, la scrittrice Maria Caldei mi disse “I veri autori si capiscono dai racconti”. 

Possiamo definirlo anche un libro solidale. 
“Sì, una parte del ricavato sarà a devoluto a Lions Club Solidalia di Saronno per il finanziamento di progetti dedicati alle persone più fragili”.

Ci saranno altre novità editoriali in futuro?
“Entro fine anno, spero di poter pubblicare il mio secondo romanzo, dal titolo “Genio e Ambizione”.

Le sensazioni guidano spesso i nostri passi. Solo a volte fuorvianti e ingannevoli, molto più spesso illuminano, come fari nella notte, la nostra stessa vita. In questi racconti intrisi di emozioni e carichi di inquietudine esistenziale, frutto di un percorso personale verso e per la scrittura, senso e non senso si rincorrono veloci lungo le pagine mentre personaggi ricchi di fascino compiono scelte importanti per la loro esistenza. Decisioni cruciali, definitive che li porteranno alla felicità o alla perdizione estrema, senza possibilità di ritorno. Spettatori, assistiamo al compiersi del loro destino. In sottofondo rimane quell’amarezza speciale che fa essere il vivere, una continua ricerca di risposte che in questo libro rimangono comunque sospese, perché in fondo, ognuno trovi il proprio sesto senso. 
(tratto dall’ultima di copertina)

Silvia Galli

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