Eravamo al Battaglia, ma battaglia non fu. Tuttavia il pareggio è stato un risultato giusto. Forza ragazzi, fino alla fine!”. Il commento di Salvo Ok riassume alla perfezione il pareggio scialbo senza reti di ieri pomeriggio tra Arconatese e Città di Varese; un risultato, tra l’altro, accettato senza troppe recriminazioni da entrambi i tecnici concordi nel definire la partita come il classico scontro salvezza da 0-0 fatto di agonismo e palloni sporchi.

Passo indietro Varese? Sicuramente a livello di risultato sarebbe stata di gran lunga preferibile una vittoria (ma del resto, quando non lo è?) che avrebbe sancito il terzo successo consecutivo, ma analizzando il momento delle due squadre i biancorossi possono ritenersi soddisfatti e guardare il bicchiere mezzo pieno. Giunti alla sesta partita in diciotto giorni le energie sono quelle che sono (poche) e i tanti infortuni che assillano questa squadra da parecchio tempo non consentono a mister Rossi di effettuare rotazioni per far riposare i giocatori. Anche il caldo di ieri a Busto Garolfo non ha aiutato i giocatori e con un’Arconatese fresca, a riposo da venti giorni, il pareggio tutto sommato va anche bene. I punti di distacco dalla salvezza diretta restano cinque, ma con una partita in meno e otto finali ancora da disputare c’è margine per staccare il pass di permanenza in Serie D.

Non mancano comunque i detrattori perché, come ad esempio Roberto Carnelli che recrimina un approccio sbagliato alla gara: “Entrambe avevano paura di perdere e non hanno giocato. Atteggiamento sbagliato. Servono 15 punti in 8 partite”. Anche Walter Kaz sottolinea: “Pareggio brutto che serve a poco. Bisognerà almeno superare altre 2 squadre per una salvezza tranquilla”. Più o meno sulla stessa linea si muove anche Andrea Catella che commenta: “Fatto troppo poco per vincere anche se ci sono tante attenuanti… forza Varese!”.

Ma nel complesso la tifoseria biancorossa è più propensa a sottolineare gli aspetti positivi, a cominciare da Marco Tigros che scrive: “Secondo me in queste tre partite, 7 punti, con 10 infortunati, si è fatto il massimo. Ad oggi siamo comunque a meno 5 dalla salvezza diretta, con una partita in meno”. Addirittura Luca Pau NailBrawn Caraffa non disdegna nemmeno gli spareggi: “Comunque i playout sono già un traguardo. Non dimentichiamoci che eravamo ultimi o penultimi sparati, in piena zona retrocessione diretta; se arriva la salvezza diretta è un capolavoro, anche considerando che si è fatto un salto in avanti multiplo. Punto da non buttare”.

E a proposito del punto conquistato ieri anche Enrico Bellorini non se la sente di criticare la squadra: “Guardiamo il lato positivo: avremo fatto poco, ma a loro non abbiamo lasciato far niente, ed era la quinta partita in due settimane, con pochi cambi a disposizione”.

Il Varese è stanco, ma dovrà ritrovare in fretta le energie perché fra tre giorni ci sarà un altro difficilissimo impegno e l’avversario non è certo di quelli banali. La Castellanzese arriverà al “Franco Ossola” ferita nell’orgoglio dopo la pesante scoppola subìta dal Borgosesia con l’obiettivo di riscattarsi a tutti i costi. Sarà quella la vera prova del nove del Città di Varese che, nel frattempo, può vantarsi del sostegno assoluto dei propri tifosi: le critiche ci sono, ed è giusto che sia così perché il tifoso vuole sempre vedere vincere la sua squadra, ma soprattutto c’è tanto amore del popolo biancorosso per i biancorossi.

Matteo Carraro

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