Domenica amarissima per i tifosi biancorossi, che devono dire addio in maniera inaspettata in mattinata ad un grandissimo personaggio di tutto il mondo della pallacanestro biancorossa come Dodo Colombo, scomparso a 79 anni, e poi hanno assistito alla sconfitta della Openjobmetis contro la UNAHOTELS Reggio Emilia del grande ex Attilio Caja, per 95-77. Un ko frutto più della prestazione clamorosa dei ragazzi di Artiglio che chiudono la gara ritoccando il record societario di triple segnate, ben 22, realizzato con un clamoroso 59.5% dal campo che dice molto sulla serata perfetta dei reggiani.

Dal canto suo Varese esce alla distanza, apparendo un po’ scarica più mentalmente che fisicamente ad inizio partita, dopo il ciclo di quattro vittorie consecutive che la portava a questa gara.Determinante per la sconfitta della Openjobmetis la serata nera del magic trio, Morse-Scola-Egbunu che, quasi a sorpresa vista l’assenza nelle file reggiane di Sims, soffrono clamorosamente il confronto con il duo Baldi Rossi-Elegar non lasciando così a Varese la possibilità di prendere in mano la partita dove appariva più avvantaggiata.

Per una sera il pensiero playoff torna ad essere più lontano per la Openjobmetis che deve guardarsi bene le spalle e chiudere al più presto un discorso che rischia di vederla invischiata fino all’ultima giornata. Un match storto che però i tifosi metabolizzano con grande lucidità sui social biancorossi dopo la gara, consapevoli di quanto gran parte del ko dei varesini sia più merito della serata super di Reggio Emilia che di una cattiva partita dei ragazzi di Bulleri, come dice Lorenzo Villa: “Percentuali di Reggio irreali. Si poteva mettere un po’ più di pressione, attaccare un po’ meglio il canestro però… Quando gli avversari chiudono con il 60% da tre che vogliamo commentare… Bravi loro. Noi testa e cuore alla prossima! Go Varese!”, seguito a ruota da Giovanni Eresia Cuppini che predica calma e sangue freddo: ”Calma, succede di avere avversari che segnano sempre. Si continua a lottare. Forza Varese”. Della stessa idea sono anche Luca Dell’Ova: ”Se tiravano dagli spogliatoi segnavano stasera questi” e Fabio Rudi che metaforicamente commenta così la verve reggiana nel tiro dalla lunga distanza: ”Stasera loro la mettevano come una vasca da bagno koponen ridicolo tutto l’anno… va bhe al di là di questo è stata una partita mal gestita dall’inizio!”.

Non tutto il tifo varesino però si schiera su questa linea d’onda e alcuni supporters biancorossi puntano il dito accusando di una poca intensità difensiva come dice Alessandro Vitali: ”Li abbiamo fatti diventare dei fenomeni, giocatori a fine carriera che tirano con i piedi per terra…. nessuna scusa, le contromisure andavano prese prima, ad esempio alzando la difesa visto che dentro l’area hanno segnato 4 punti”, a cui fa seguito Antonio Casali: “Ci eravamo già montati la testa, visto il primo tempo, difesa zero e attacco fermo… pensavamo già ai playoff, invece ci siamo incasinati con le nostre mani anche a sto giro….”.

Infine c’è anche chi avrebbe gradito enormemente un segno di ricordo per Colombo sulla maglia biancorossa come dice Ricky Cardo Grassi: ”Giocare senza il lutto sulla canotta è stata una cosa vergognosa!”. In realtà Pallacanestro Varese avrebbe voluto indossare la banda nera ma i tempi tecnici di richiesta alla LBA non lo hanno consentito. Ricordo che verrà invece celebrato mercoledì in occasione della partita casalinga contro Venezia osservando anche il minuto di raccoglimento prima del match.

Alessandro Burin

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