VARESE CALCIO SERIE D CITTA’ DI VARESE VS. FOSSANO NELLA FOTO

Il Città di Varese visto ieri contro il Fossano è sembrato stanco e poco lucido, una condizione del tutto comprensibile se consideriamo che dal 6 gennaio i biancorossi hanno giocato ben 15 partite consecutive tenendo una media di un match ogni quattro giorni; roba da Serie A. Una considerazione è però d’obbligo perché possiamo accettare la “giustificazione” della stanchezza, ma la lucidità, soprattutto al momento di concretizzare, manca da tempo: il bel filotto di risultati positivi (che continuerebbe tutt’ora se non ci fosse stata la sconfitta contro l’Imperia) non ha certo cancellato questa lacuna dato che solo contro il Pont Donnaz i biancorossi sono riusciti a segnare più di un gol.

Di contro va riconosciuto come la difesa stia acquistando sempre più solidità perché, come ha sottolineato Rossi nel dopogara, Siaulys è uscito per l’ennesima volta con i guanti puliti. In altre situazioni questa statistica sarebbe stata motivo di vanto, ma per una squadra quartultima in classifica a -6 dalla zona salvezza è un incentivo a riflettere: perché il Città di Varese fa così fatica a segnare? Solo il Fossano, guarda caso, con i suoi 16 gol ha segnato meno dei biancorossi che sono fermi a quota 20, a meno trenta da una Castellanzese andata in porta per ben 50 volte. E di questi 20 gol realizzati, il dato che fa più riflettere è che appena quattro sono arrivati al “Franco Ossola”: il Varese in casa è la peggior squadra del campionato con solo sei punti all’attivo, e per centrare la salvezza sarà necessario invertire il trend casalingo al più presto prima che sia (se non lo è già) troppo tardi.

Il pareggio contro il Fossano ha inevitabilmente raffreddato gli animi dei tifosi: anche dopo l’1-1 di Caronno Pertusella c’era stato tanto rammarico, ma i due punti persi ieri pesano molto, ma molto di più. Lorenzo Colombo, ad esempio, si ricollega al nostro discorso precedente: “… in casa abbiamo vinto solo una partita (goal su rigore) in tutto il campionato!!!! La salvezza si guadagna in casa e soprattutto segnando!!! Siamo ritornati ad avere i soliti dubbi che si pensava ormai spariti…”. Da Instagram gandiniadriano57 ironizza: “Meglio giocare le partite di casa a Solbiate Arno, magari lì riusciamo a segnare”. Se alla vigilia della sfida alla Caronnese ci si poteva aspettare un pareggio, contro il Fossano era lecito sperare nella vittoria e forse proprio per questo motivo la delusione è così cocente. “È tornato il Varese dell’andata – scrive Aldo Allegri : poche idee ma confuse, sterili palleggi, cento occasioni, nessun gol. Era una partita da vincere con grinta e determinazione per scalare qualche gradino verso il cielo, il pareggio serve a poco. Adesso, “Forza Varese”…. Dobbiamo farcela, ce la faremo”.

Grinta e determinazione sono le caratteristiche principali di due come Balla e Gazo che ieri non sono stati della partita, il primo per infortunio, il secondo per squalifica. E la loro mancanza si è fatta sentire eccome, soprattutto proprio sul piano caratteriale. Infatti, Alessio Pozzo sottolinea: “Oggi sicuramente hanno pesato la mancanza di cattiveria sulle seconde palle e il senso tattico di Gazo e Balla ma la voglia e la rabbia di andare a vincere la partita non c’è stata anche se 3 occasioni nitide le abbiamo avute… il rimpianto per i 2 punti persi deve trasformarsi in motivazione per le prossime sfide”.

Ma a differenza dei tanti post-partita affrontati da inizio stagione, ormai da qualche partita il popolo social dimostra di avere una certa fiducia in questa squadra. E il commento di Roberto Marasco riassume alla perfezione questo discorso: “Anche questa è andata: 1 punto ed alcune recriminazioni. Il portiere ospite migliore in campo non giustifica che la squadra abbia giocato bene. manca sempre l’episodio fortunato che premi l’impegno dei ragazzi. Questi sono e questi ci teniamo. Io ci credo sempre alla salvezza, anche al 180° dai Play-out. NEVER GIVE UP”.

Vietato arrendersi per il Città di Varese perché, vada come vada, la squadra è riuscita a conquistare il supporto dei tifosi. Ma questa fiducia non dovrà essere tradita e c’è solo un modo per ripagarla: vincere e salvarsi.

Matteo Carraro

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