Una cosa è certa: per un motivo o per l’altro, Città di Varese-Imperia è sempre una partita nervosa. Lo è stata all’andata a causa di decisioni arbitrali dubbie e lo è stata ieri al “Franco Ossola” con episodi spiacevoli che sarebbe meglio non vedere, a maggior ragione su un campo di calcio. Il gol di Gnecchi è bastato all’Imperia per avere la meglio sui biancorossi e dopo il triplice fischio del direttore di gara è scoppiato un vero e proprio parapiglia sia in campo sia nella zona della tribuna dove si trovava Alessandro Lupo dopo esser stato espulso.
Proprio il mister neroazzurro ci aveva confidato di aver preso un pugno in faccia, versione che ha confermato ai microfoni di ImperiaNews: “Verso la fine della partita sono stato espulso, credo che avrei dovuto essere messo in una postazione in sicurezza, ma invece mi hanno fatto andare in un posto dove c’erano dirigenti del Varese e steward. Uno di loro, credo fosse un tifoso, perché mi hanno detto che il Varese ha dato la possibilità ai tifosi di guardare le partite con la pettorina da steward, mi ha colpito con un cazzotto. Un’altra persona mi ha lanciato una bottiglia piena in testa”. Dichiarazioni che hanno portato la dirigenza biancorossa a diramare un comunicato.
Ed è probabilmente per questo motivo che gli animi sui social, così come avvenuto in campo, sono decisamente caldi con tanti botta e risposta fra i tifosi del Varese e quelli dell’Imperia sotto i post della pagina Facebook biancorossa. Aldo Allegri punzecchia gli avversari: “Mi preme far notare che esistono due categorie di allenatori: quelli seri e i cialtroni… quello dell’Imperia è della seconda categoria” e Corrado Arrobbio risponde prontamente: “Invece quelli che l’hanno aggredito sono da Champions!”. Vitto Ballerio commenta ironicamente: “Uniamoci ai festeggiamenti dei tifosi dell’Imperia per la promozione in Serie A della loro grande squadra”, mentre Alessandro Bodini non usa mezzi termini e attacca: “Questi dell’Imperia sono i più fastidiosi che abbia visto, andavano presi a schiaffi già all’andata” scatenando l’ira dei supporter nerazzurri.
Fabio Molinari replica: “Ma smettila di piangere e non prendere a schiaffi nessuno. Ah ma già, è vero, voi le mani le alzate volentieri.. ma vergognatevi”. Corrado Merello, invece, ironizza dicendo: “Sportivamente parlando di schiaffi ne avete presi voi…” e Massimiliano Fabbro si lancia in una lunga disamina del match concludendo così: “Prima di imparare a vincere bisogna imparare a perdere, facendo della buona autocritica e senza imbastirsi stupidaggini con l’unico fine di denigrare la squadra avversaria solo perché si è perso, quello non è un atteggiamento né da veri sportivi né da persone adulte”.
È chiaro che in una situazione del genere lo sport, purtroppo, passa in secondo piano; ma oltre a tutto questo c’è stata anche la partita, una partita sicuramente non bella in cui il Varese è apparso stanco e mentalmente poco lucido nella gestione dei novanta minuti. Rossi non ha certo usato troppi giri di parole per giustificare la sconfitta e i tifosi online si dividono, anche se resta un certo ottimismo. Roberto Marasco dice: “Questo è il Varese, una squadra che deve lottare per raggiungere la salvezza. Non era possibile vincere sempre, arriveranno altre vittorie ed altre sconfitte, continuiamo a remare dalla stessa parte e ci salveremo. P.S. è inutile crocifiggere questo o quello. Questo siamo e questo ci teniamo. Forza ragazzi”. Da Instagram emavarese.ultras1216 condivide il suo pensiero: “Troppa stanchezza ma bisogna reagire in fretta”.
Domenica ci sarà la Caronnese, poi, finalmente, si potrà tornare ad un calendario “normale” riposando in settimana, cosa di cui la squadra sembra aver un assoluto bisogno. Massimiliano Melli sottolinea: “Fatto un passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni, le assenze si sono fatte sentire, ma non deve essere un alibi considerando la prestazione non sufficiente di oggi sotto il piano della costruzione di gioco”. Oltre a questo preoccupa il fatto di esser tornati a perdere a Varese, al punto che Enrico Bellorini si chiede: “Ma ci conviene giocare all’Ossola? Tanto il pubblico non può entrare, e mi pare che il “peso” di questo stadio lo sentano più i nostri che gli avversari”. La soluzione, ironicamente parlando, è solo una secondo Massimo Delledonne che, memore della scampagnata al Sacro Monte della squadra prima della vittoria casalinga sul Sestri Levante, scrive: “Bisogna mandarli tutti i sabati e i martedì mattina a piedi per la benedizione al Sacro Monte”.
In chiusura, non poteva che essere il vicepresidente Filippo Lo Pinto ad esprimere attraverso i social il suo stato d’animo e ribadire l’eterna fiducia incondizionata nei confronti della squadra: “Prima o poi doveva capitare, oggi giornata no per tanti giocatori. Forse, anche se non lo sperava nessuno di noi, una sconfitta serviva per far prendere coscienza che l’obiettivo, che raggiungeremo di sciuro, non è ancora raggiunto. Penso meglio oggi che più in là!! Comunque ora e sempre forza Varese. Il gruppo è unito e saprà reagire!!”.
E la reazione auspicata dal vicepresidente biancorosso, che la squadra ha dimostrato di poter avere già nelle scorse partite, è proprio ciò che sperano tutti i tifosi del Città di Varese. Una reazione preferibilmente sul campo, non fuori, che passa attraverso sacrificio, determinazione, gioco e, soprattutto, punti salvezza.
Matteo Carraro