L’eliminazione del vincolo sportivo è stato un tema caldissimo per molte settimane, da quando l’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a fine novembre ha annunciato che, con la Riforma dello Sport in via di approvazione, il vincolo sarebbe stato abolito e sarebbe stato sostituito da un premio di formazione per le società. Da molteplici parti dal mondo del calcio ma non solo la reazione è stata durissima e decisamente contraria a questa modifica.

Il Governo Conte è poi caduto ma la Riforma dello Sport, contenente anche il tema del vincolo sportivo, è stata approvata in extremis il 26 febbraio, due giorni prima che decadesse e da poco è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il vincolo sportivo sparirà entro il 1° luglio 2022 ma viene prevista la possibilità da parte della Figc di derogare alla norma, prevedendo l’abolizione del vincolo nel giro di alcune stagioni (si parla di almeno cinque). 
Per quanto riguarda l’altro controverso provvedimento, il lavoratore sportivo a partire da luglio 2022 verrà regolarizzato col versamento di contributi previdenziali per chi supererà la no-tax area di 10.000 euro annui.

Di tutto ciò si parlerà giovedì 24 marzo alle ore 21 nell’incontro dal titolo “L’eliminazione del vincolo sportivo e il lavoratore sportivo: quali conseguenze per le nostre società?” organizzato dal Team Nord Ovest Lombardia, il gruppo di società di calcio dilettanti varesotte e alto-milanesi che nei mesi scorsi si è unito per fare sentire la propria voce prima in Lombardia e poi a Roma a livello nazionale. Relatori dell’interessante dibattito saranno l’Avvocato Carmine Gorrasi e la Dottoressa Francesca Frigeri.

Di seguito l’articolo in materia di vincolo sportivo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Articolo 31, capitolo 1 Titolo V.

Le limitazioni alla libertà contrattuale dell’atleta, individuate come vincolo sportivo, sono eliminate entro il 1° luglio 2022. Le Federazioni Sportive Nazionali possono dettare una disciplina transitoria che preveda la diminuzione progressiva della durata massima dello stesso. Decorso il termine di cui al primo periodo del presente comma, il vincolo sportivo si intende abolito.

Le Federazioni Sportive Nazionali prevedono con proprio regolamento che, in caso di primo contratto di lavoro sportivo:

a) le società sportive professionistiche riconoscono un premio di formazione tecnica proporzionalmente suddiviso, secondo modalità e parametri che tengono conto della durata e del contenuto formativo del rapporto, tra le società sportive dilettantistiche presso le quali l’atleta ha svolto attività dilettantistica, amatoriale o giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione, ovvero tra le società sportive professionistiche presso le quali l’atleta ha svolto attività giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione;

b) le società sportive dilettantistiche riconoscono un premio di formazione tecnica proporzionalmente suddiviso, secondo modalità e parametri che tengono adeguatamente conto della durata e del contenuto formativo del rapporto, tra le società sportive dilettantistiche presso le quali l’atleta ha svolto attività amatoriale o giovanile ed in cui ha svolto il proprio percorso di formazione. La misura del premio di cui al presente articolo è individuata dalle singole federazioni secondo modalità e parametri che tengano adeguatamente conto dell’età degli atleti, nonchè della durata e del contenuto patrimoniale del rapporto tra questi ultimi e la società o associazione sportiva con la quale concludono il primo contratto di lavoro sportivo

Redazione

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