Non le manda certo a dire il Team Nord Ovest Lombardia che ancora una volta ha deciso di scendere in campo per far valere la voce di oltre 70 società che hanno un obiettivo comune: bloccare le annate per la stagione 2021-22.
Una lettera, indirizzata al presidente del CRL Carlo Tavecchio, è stata recapitata a Milano per far valere la voce del gruppo che ancora una volta risulta essere un coro unico.
“Ci sono due situazioni importanti che ci portano fortemente verso questa direzione – ci ha detto Daniele Parolo presidente del Team -. La prima pensando a un’annata come quella dei 2004 che dalla prossima stagione verrebbe catapultata nel mondo Juniores e, conseguentemente, nel giro prima squadra e del calcio dilettantistico. Ragazzi che sono praticamente fermi da 18 mesi, che hanno saltato quasi completamente i due anni di formazione con gli Allievi e che non sono assolutamente pronti. Pensiamo anche alla legge Spadafora che ha abolito il vincolo sportivo: tutti i nati nel 2004 alla fine della prossima stagione saranno svincolati: quale società è pronta ad investire per formarli sapendo che a fine campionato sono liberi di andare dove vogliono? La seconda pensando anche a tutte le altre categorie. I 2008, per esempio, hanno disputato mezzo campionato due stagioni fa prima della pandemia giocando a 5 giocatori, di colpo si troverebbero nel campionato Giovanissimi a 11 giocatori. Un anno di blocco delle annate non cambierebbe nulla a nessuno e permetterebbe a tutti di crescere con i dovuti tempi”.

Si parla anche della possibilità di creare un’annata cuscinetto, proprio per i 2004, tra gli Allievi e la Juniores: una sorta di Under 18. Perchè siete contrari a questa soluzione?
“Prima di tutto perchè un’ipotesi del genere vorrebbe dire solo aumentare i costi per le società. Una squadra in più da fare e da iscrivere, mister in più da pagare, strutture in più da avere. Draghi ha detto che è il momento di dare, non di ricevere. La Federazione deve darci un’opportunità bloccando le annate, non ci deve chiedere e obbligare a spendere soldi in più. Penso anche ai giovani del 2002 e del 2003 che in queste due ultime stagione dovevano essere la linfa vitale delle prime squadre e che invece, come tutti, sono bloccati da tempo. Chi di questi ragazzi sarà pronto la prossima stagione per essere un parte fondamentale della squadra? Ben pochi, rischieremmo di bruciarne tanti, diamo loro la possibilità di crescere con i giusti tempi, tanto se uno è forte lo si chiama comunque in prima squadra anche se è al primo anno di Juniores”.

Da lunedì si può riprendere ad allenarsi in un situazione di quasi normalità.
“Ha detto bene, quasi normalità. Non dimentichiamocelo. Gli allenamenti potranno essere di squadra, non più solo individuali, si potrà fare la tanto sospirata partitella, ma tutto ancora in una bolla. Gli spogliatoi non si possono ancora usare e pensare di giocare contro altre formazioni in questo momento è ancora un’utopia. Vediamo come vanno le cose in queste prime settimane, rispettiamo tutti le regole e i protocolli e se poi ci sarà spazio potremo eventualmente ipotizzare qualche amichevole o qualche torneo”.

Michele Marocco

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui