Già la gara d’andata aveva fatto capire il vero valore del Città di Varese, ma quel giorno al “Franco Ossola” si era visto anche il difetto principale di questa squadra: tante occasioni, zero gol; un tiro subìto, un gol. Il Gozzano non aveva certo impressionato eppure aveva vinto, e la classifica di oggi dimostra che ad aver ragione erano i rossoblù.

Il Varese è ancora pericolosamente in zona rossa, ma con la consapevolezza di aver ritrovato sé stesso e la certezza di poter guardare al futuro con fiducia, come sottolineato dal vicepresidente Filippo Lo Pinto. Quattro risultati utili consecutivi hanno portato ad un clima disteso, visto raramente fin qui, e la sfida alla capolista di domani rappresenta un ulteriore step verso la maturazione definitiva.

Non mancano però le difficoltà perché la squalifica di Aprile e Quitadamo complica i piani tattici di mister Rossi; difesa a 3 o linea a 4?O giochiamo con Petito centrale oppure giochiamo a quattro – taglia subito corto il mister – ma devo aspettare l’ultimo allenamento per decidere. L’unica certezza è che attualmente siamo in 17 e di questi ci sono in panchina tre o quattro attaccanti; Gazo sta facendo di tutto per recuperare e speriamo di portarlo in panchina. Anche Ebagua e Balla non sono al meglio, per cui credo che farò una staffetta tra loro e fra Minaj e Otelè, ovvero gli unici che posso far rotare”.  

Malgrado questo, però, come detto in apertura, il Varese ha dimostrato di essere una squadra viva che sa far fronte a tutte le continue emergenze e defezioni. “Andiamo ad affrontare la prima della classe – continua Rossi –, una squadra che comunque all’andata abbiamo messo in difficoltà; non credo che il Gozzano giochi meglio di altre, ma hanno un’invidiabile solidità e vivono molto sulle individualità dei due attaccanti che in due hanno messo a segno 36 gol. Alla luce della gara d’andata e delle prestazioni che stiamo facendo ora non posso fare a meno di chiedermi: se al Gozzano mancassero tutti i giocatori che mancano a noi?”.

Indipendentemente da ciò (Rossi sa bene che tutti questi discorsi non portano a nulla) bisogna concentrarsi sulla squadra e dopo un tour de force di 22 giorni i biancorossi hanno avuto finalmente una settimana intera per preparare il match. “La squadra sta bene – spiega Rossi – e approfittando della ‘settimana libera’ ho concesso un giorno di riposo in più a chi ne aveva bisogno. Domani scenderemo in campo con lo stesso atteggiamento di sempre per fare la partita e portare a casa il risultato”.

La corsa salvezza sta entrando nel vivo e Rossi non si stupisce della rimonta del Fossano perché: “A loro mancava un giocatore fondamentale come Alfiero che, non a caso, ora sta giocando e segnando. Per il resto parliamo di un ambiente sereno e tranquillo che non mette pressioni; credo sia l’unica società che se dovesse retrocedere non farebbe un dramma”.

Infine, c’è spazio per una riflessione sul campionato dal punto di vista tattico perché la difesa a tre spopola in questo campionato, a maggior ragione se l’avversario di turno si chiama Città di Varese. “Non so di preciso perché tutti schierino la difesa a tre – commenta Rossi -, che poi in realtà è a cinque; di sicuro tutti ci studiano e ci temono, e l’atteggiamento di Fossano, Folgore Caratese e Castellanzese lo dimostra. Ma come ho detto altre volte siamo stanchi di sentirci fare complimenti su complimenti: vogliamo risultati. Li stiamo ottenendo e dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro per raccogliere quanto abbiamo seminato”

Matteo Carraro

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