Si separano le strade tra la Openjobmetis ed il suo scudiero del nord, Ingus Jakovics. Il 28enne lettone, che quest’estate era tornato di corsa a Varese dopo l’esperienza dello scorso anno per sostituire il partente Tambone, ha deciso di accettare senza remore la lussuosa offerta del Basket Kiev che lo porterà in Ucraina a competere per la vittoria del campionato. La formazione della capitale è prima in classifica e ha nel mirino anche l’obiettivo di centrare la Champions League per il prossimo anno.
La decisione, quindi, fa sì che la storia tra Ingus e Varese, sua amata città, si interrompa dopo 36 gare e 315 punti in biancorosso. Giocatore mai polemico, sempre pronto a dare tutto in campo, che fa ha fatto della difesa, della grinta e della voglia i suoi marchi di fabbrica ai piedi del Sacro Monte soprattutto agli ordini di Attilio Caja, ha condito le sue prestazioni anche con una buonissima tecnica. Eclettico, è capace di giocare da play così come da guardia, ruolo nel quale si esprime al meglio con il tiro da tre.
Queste qualità lo hanno sempre fatto ben apprezzare dai tifosi varesini che certo sentiranno la sua mancanza. La società ha deciso però di non ostacolare la decisione di Ingus di dire sì al Basket Kiev, vista anche la scelta di puntare più su un roster fisico, tenendo Morse in rosa e sacrificando proprio Jakovics nel rispetto del 5+5 di inizio stagione.
Il GM biancorosso Andrea Conti è intervenuto così, spiegando la trattativa lampo che in 24 ore porta via Jakovics da Varese.
Come si è arrivati all’addio di Jakovics?
“Si è sviluppato tutto in pochissimo tempo. Ingus ha ricevuto un’offerta davvero allettante dalla squadra ucraina e ha voluto coglierla al volo senza pensarci due volte. Dal nostro punto di vista, non abbiamo voluto ostacolare il ragazzo e lo abbiamo lasciato libero di andare. Il ragazzo si è sempre comportato benissimo, è sempre stato un professionista esemplare. Non abbiamo voluto fare un torto trattenendolo a forza, consci anche del fatto che comunque un taglio di uno straniero lo avremmo dovuto fare per rispettare il 5+5 di inizio stagione. Le valutazioni tecniche hanno portato a fare una scelta per una squadra più fisica e quindi tenendo Morse ed Egbunu sotto i ferri e sacrificando proprio Ingus, che termina così il suo contratto con noi”.
Avete ricevuto qualche tipo di conguaglio o buyout e vi muoverete ancora sul mercato o la squadra resta così?
“No, non abbiamo ricevuto alcun tipo di buyout. Restiamo in 10 e non interverremo sul mercato, anche perché disponibilità economiche ad oggi non ce ne sono“.
Alessandro Burin