Lunedì. Nella settimana tipo giornata di stop dopo gli impegni agonistici. Ma questa non è una settimana tipo. Tutt’altro. Routine mandata all’aria dall’anticipo dell’infrasettimanale con la Pro Sesto (domani ore 15, stadio “Breda”). Appuntamento che piazza la rifinitura laddove generalmente è fissato il riposo.
Ivan Javorcic entra nella centrifuga senza fare una piega: “E’ una partita infrasettimanale, di difficile lettura perché si gioca tanto. Diventa imprevedibile. Il ritmo, l’attenzione, la tensione nervosa sono in bilico. Dobbiamo essere pronti a tutto. Rivincita dell’andata? Le sconfitte alla fine vanno accettate. Quella partita ci ha dato tanto, avendo imparato dai nostri errori. Dire che sia stata immeritata è sempre molto delicato. Abbiamo potuto costruire il nostro percorso anche attraverso quella gara. Sono quasi contento che sia successo perché ci fa fatto migliorare”.   

Como alle spalle. Non in classifica, quanto nella percezione di un successo ormai completamente metabolizzato. Lo spalatino preferisce ignorare lo specchietto retrovisore: “Per noi non cambia nulla. Abbiamo il nostro modo di essere, la nostra filosofia che si basa sulla voglia di migliorarsi. Cercheremo di fare sempre il nostro meglio. La vittoria sul Como ci lascia quel mattoncino di consapevolezza importante ma nelle prospettive davvero non cambia nulla. Seguiamo sempre il nostro spartito. Cioè, fare sempre meglio“.

Out il solo Ghioldi, facile pensare ad almeno 4/5 cambi. Uno in difesa, un 2/3 in mediana (Cottarelli, Fietta e Galli?) e almeno uno in avanti (Castelli?). Siamo alle aste, insomma. Ivan Drago si tiene sul vago: “Ci sono ancora 24 ore che possono essere determinanti. Abbiamo fatto la rifinitura meno di 48 ore dopo il Como. Ci sono degli acciaccati come è normale. Andrà in campo chi sta meglio. Troveremo domani temi e squadra diversi”.

Parravicini e lontani. A qualcuno piace l’iperbole. Tra questi (certamente), il tecnico della Pro Sesto Francesco Parravicini. Causa sosta Covid di metà febbraio, costretto a giocare 11 gare in 36 giorni tra il 21 febbraio e il 28 marzo. Record? Probabilmente no. Ma al tecnico biancoceleste piace pensarla così: “Nella storia del calcio non si è mai vista giocare una squadra così tanto in così pochi giorni tra l’altro in piena emergenza. Ce la stiamo mettendo tutta, c’è da stare vicino a questi ragazzi”.       

Lo smemorato di Collegno. Gara affidata ad Eugenio Scarpa di Collegno (Antonio Marco Vitale e Fabrizio Aniello Ricciardi entrambi di Ancona gli assistenti, Aleksandar Djurdjevic di Trieste il quarto ufficiale). Il fischietto piemontese è un secondo anno con 15 gare dirette in categoria e score spiccatamente casalingo (8 vittorie interne, 5 pareggi e 2 successi esterni). Designato per il match del primo novembre con il Como fu poi sostituito da Lovison nel recupero del 18. Due i precedenti, uno per parte. Intrigante (seppur in amichevole) quello biancoblu.
15 aprile 2018  Pro Sesto – OltrepòVoghera  2-0  (Serie D)
2 settembre 2020  Torino – Pro Patria  1-1  (Amichevole)

Giovanni Castiglioni

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