Si avvicina il quarto turno di campionato per la Openjobmetis Varese che domenica sfiderà alle 19:30 la Vanoli Cremona sul parquet del PalaRadi, per quella che sarà una partita di importanza elevatissima per entrambe le squadre. Dopo le sfide di Supercoppa, questa gara può già dire molto sulle ambizioni delle due compagini, rivali innanzitutto per quanto concerne la lotta salvezza.

Finalmente i biancorossi si presentano al completo dopo il pieno recupero di Trey Kell che, nonostante i 28 minuti in campo con Milano al rientro, ha mostrato buona condizione in questa settimana di allenamenti ed è pronto a scendere in campo quasi sicuramente in quintetto titolare. L’obiettivo è prendersi quel posto di leader indiscusso della manovra varesina che già contro l’Olimpia ha mostrato di poter coprire senza problemi anzi. Dal lato Vanoli, è sempre più probabile l’assenza di Peppe Poeta in regia, mentre Radic è sempre più fuori dalle rotazioni di coach Galbiati dopo il completo recupero di McNeace nel pitturato.
Questa sfida sarà decisamente diversa rispetto alle gare di Supercoppa, così come conferma il Responsabile Scouting biancorosso Matteo Jemoli.

Che considerazioni si porta dal derby di settimana scorsa con Milano?
“Con Milano abbiamo giocato una sfida di grande energia ed applicazione difensiva innanzitutto. Quando giochi con squadre così forti bisogna partire da una fase difensiva solida e siamo stati molto bravi in questo. C’è stata sicuramente anche una componente nervosa, perché la settimana prima avevamo preso una bella sberla da Bologna e quindi abbiamo messo in campo quella reazione nervosa che noi come staff avevamo già visto durante gli allenamenti in settimana. Abbiamo avuto un ottimo approccio fisico, intenso, siamo stati bravi a prendere i contatti, saperle dare e saperle ricevere ed è stata una partita di grande fisicità. Indubbiamente poi l’aver ritrovato Trey è stata una bella iniezione di energia morale e tecnica in campo. Lui ha dato un’ottima risposta dopo tanto tempo fuori, alla prima nel campionato italiano. Ci portiamo a Cremona tante indicazioni positive”.

Com’è stato ritrovare Pozzecco?
“Vedere ed incontrare Gianmarco è sempre un piacere. Una persona buona, affettuosa e gentile. E’ sempre bello farci due chiacchere o due risate insieme. Prima quando era a Sassari era difficile vedersi se non in occasione delle partite di campionato, ora che è a Milano la cosa è più semplice. Penso che questo ruolo da assistente di Messina, uno dei migliori allenatori al mondo, lo possa aiutare tanto a crescere. Sono due persone diverse, che vivono la pallacanestro in maniera differente ma che proprio per questo possono completarsi bene. Gianmarco da una parte imparerà tanto ma dall’altro porterà nello staff un certo punto di vista differente utile durante la stagione”.

Passando a Cremona, che squadra si aspetta di incontrare?
“Sarà una squadra diversa rispetto a quella che abbiamo incontrato un mese fa più o meno. A loro mancavano alcune pedine per infortunio ed a noi uguale. Hanno deciso di puntare su atleti che non abbiamo quasi mai visto in Italia, basti pensare a Miller, Harris, Sanogo McNeace che sono alla scoperta del campionato italiano. Dall’altra parte della bilancia, però, la Vanoli compensa questo con giocatori di grande esperienza nel nostro campionato come Poeta, Pecchia, Cournooh, trovando così l’incastro giusto, a cui hanno aggiunto un talento come Spagnolo, che è uno dei migliori prospetti italiani. Amano molto giocare in campo aperto mantenendo alto il ritmo, questo grazie alle qualità dei loro esterni quali Harris, Miller e lo stesso Tinkle che non hanno problemi a prendere tiri nei primi secondi dell’azione”.

La sfida nel pitturato come si giocherà, invece?
“Nei lunghi hanno trovato l’incastro tra Tinkle, giocatore che ama aprirsi e tirare da fuori, e McNeace, a cui invece piace attaccare il ferro, rollare, prendere rimbalzi. Si completano alla perfezione. Dietro hanno Sanogo che è un atleta di un certo livello e può coprire entrambe i ruoli. Sarà sicuramente una sfida di accoppiamenti tra Egbunu-McNeace e Jones e Sorokas con Tinkle e Sanogo”.

La fisicità potrà essere la chiave della partita?
“Sicuramente sì. Dovremmo essere attenti a come mettere il corpo perché loro prendendo tanti tiri nei primi secondi, fuori dagli schemi, sono pronti ad andare a rimbalzo offensivo e quindi la battaglia nel pitturato sarà un elemento importante per capire chi poi vincerà la partita. Non solo il lavoro dei lunghi ma bisognerà stare attenti anche ai loro esterni che lottano molto nel pitturato”.

Alessandro Burin

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