Uno scatto che racconta molto, l’essenza di questa squadra. La Castellanzese vince 3-2 in rimonta sull’Imperia, con un gol all’ultimo minuto di recupero di una partita infinita e complicatissima. Al termine del match l’immancabile foto di gruppo stringendo forte una maglia con un messaggio “Jordan, siamo con te”

“La vittoria è dedicata ad una persona che era con noi fino a qualche mese fa, Jordan Pedrocchi – centrocampista ex Ponte San Pietro e Lecco acquistato in estate dai neroverdi poi svincolatosi nella sessione invernale -. Sua madre è venuta a mancare, perciò con tutta la voglia e con tutta la grinta dedichiamo a lui questi tre punti“, ha spiegato in conferenza stampa capitan Roberto Colombo. “Per lui questa vittoria non è nulla, ma sa quanto sia importante per noi. Con la maglietta mostrata nella foto al termine della gara gli siamo vicino”, ha continuato il numero 9 della Castellanzese.
Pochi mesi in neroverde sono bastati per “lasciare un segno indelebile” ha confessato mister Mazzoleni che si è unito al cordoglio della società per la scomparsa prematura della mamma del suo ex numero 14.

Una vittoria ottenuta gettando il cuore oltre l’ostacolo, in questo caso il detto è facilmente applicabile a ciò che i neroverdi hanno realizzato sul proprio campo inzuppato dai copiosi rovesci della domenica pomeriggio. Novanta minuti cominciati nella maniera più difficile: con la Castellanzese sotto per 2-0, come era già successo in settimana a Carate Brianza, e che allo stesso modo riesce a ribaltarla, questa volta senza farsi di nuovo pareggiare. Il solito squillo di bomber Mario Chessa che, raggiunge quota 14 gol e mostra alle telecamere la maglia con dedica per il suo ex compagno; e la doppietta di un inedito Giulio Alushaj che risolve tutto di testa al 97′ per un successo che “è arrivato anche grazie a lui (Jordan Pedrocchi). Perché oggi abbiamo giocato tutti per lui“.

“Siamo una famiglia, ci vogliamo tutti bene”, chiosa capitan Colombo. “Anche con Jordan Pedrocchi siamo sempre rimasti in contatto. Perché noi siamo un gruppo”. Forse è questo il segreto di una squadra che non smette di stupire.

Alessio Colombo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui