La Lega Nazionale Dilettanti, interpretando le istanze delle migliaia di Società sportive che costituiscono la base della piramide del calcio italiano e nella consapevolezza di dover dare loro delle indicazioni necessarie alla programmazione della stagione sportiva 2021-2022, ha affrontato la questione legata alla gestione delle fasce d’età dei giovani calciatori dei campionati dilettantistici.
A tale riguardo il piano, messo a punto dal Gruppo di lavoro (come deliberato dal Consiglio Direttivo) composto dal vicepresidente vicario Ettore Pellizzari, da Giuseppe Ruzza (area Nord), Simone Alberici (area Centro) e Carmine Zigarelli (area Sud) e coordinatosi con le rispettive aree di riferimento, ha ottenuto il consenso a larghissima maggioranza dei Comitati Regionali per le disposizioni che verranno poste a ratifica nella prima riunione utile del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti

Quanto all’obbligo all’impiego dei giovani calciatori nei campionati di Eccellenza e Promozione per la stagione 2021-2022 è stato disposto il blocco delle annate con conferma dell’obbligo all’utilizzo di 1 calciatore nato dopo l’1/1/2001 e di 1 calciatore nato dopo l’1/1/2002. I Comitati Regionali che vorranno ampliare detto obbligo lo potranno fare autonomamente per un terzo calciatore, mentre l’eventuale ampliamento ad un quarto dovrà essere sottoposto alla preventiva autorizzazione del Consiglio di Presidenza della LND.

Per le categorie Juniores dei Comitati Regionali le regole saranno le seguenti:
– Campionato Juniores Regionale Under 19: scatto di un’annualità anagrafica con conseguente partecipazione di calciatori nati dall’1/1/2003 in poi, che abbiano comunque compiuto il 15° anno di età. Sarà consentito impiegare fino a 6 “fuori quota”, nati dall’1/1/2002 in poi e in base alla disposizioni emanate dai rispettivi Consigli Direttivi dei Comitati Regionali della LND;

– Campionato Juniores Provinciale Under 19: scatto di un’annualità anagrafica con conseguente partecipazione di calciatori nati dall’1/1/2003 in poi, che abbiano comunque compiuto il 15° anno di età. Sarà consentito impiegare fino ad un massimo di 8 “fuori quota”, dei quali al massimo 6 nati dall’1/1/2002 in poi e al massimo 2 nati dall’1/1/2001 in poi.

Per la materia di competenza della FIGC, la LND ha proposto al Consiglio Federale l’istituzione del campionato Regionale/Provinciale Under 18 LND con organizzazione facoltativa da parte dei Comitati Regionali. La richiesta è motivata al fine di salvaguardare la crescita tecnica degli atleti classe 2004 che a causa della pandemia hanno subito lo stop forzato per due stagioni sportive. La partecipazione a detta competizione sarebbe riservata ai nati dall’1/1/2004 al 31/12/2004. Previsto l’impiego fino ad un massimo di 6 calciatori “sotto quota” (nati nel 2005 e nel 2006) che abbiano comunque compiuto il 15° anno di età.
In relazione al campionato Under 18 e alla classe d’età 2004, la LND ha richiesto alla FIGC la deroga per l’assunzione del vincolo di tesseramento annuale, ancorché l’attività ricada nell’ambito dilettantistico. In questo modo non ci sarebbe quindi obbligo alla corresponsione del premio di preparazione (art.96 NOIF) per l’annualità 2021-2022. 

Oltre a quanto definito dal Gruppo di lavoro, ai Comitati Regionali resta comunque la facoltà di richiedere delle specifiche e motivate deroghe per quanto attiene i limiti di età delle categorie giovanili in ambito dilettantistico, applicabili nella stagione 2021-2022.

Per quanto riguarda il tema delle riaperture, direttamente collegato alla ripresa delle attività da parte delle fasce d’età più giovani, la Lega Nazionale Dilettanti ha elaborato un’istanza che si appresta ad inoltrare all’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al CONI e alla FIGC, sollecitando  tali Organi, nel rispetto delle reciproche competenze, ad esaminare in tempi brevi l’adozione di eventuali provvedimenti per consentire la presenza del pubblico negli impianti sportivi e la possibilità di utilizzo degli spogliatoi. “La Lega Nazionale Dilettanti ritiene indispensabile l’accoglimento di queste richieste – ha sottolineato il presidente LND Cosimo Sibilia – per consentire la tutela delle categorie giovanili, maggiormente penalizzate dalla lunga inattività, nonché la ripresa complessiva delle attività del calcio di base nel rispetto rigoroso di tutte le norme anti-Covid. Le nostre Società hanno dato prova, in maniera inequivocabile, di saperle applicare, costituendosi addirittura in presidi utili alla prevenzione e al contenimento dell’infezione”.

Le ulteriori richieste formulate dal C.R.L. nell’interesse delle società lombarde hanno trovato accoglimento e applicazione a livello nazionale e di questo non possiamo che essere soddisfatti, ritenendo che le istanze provenienti in tal senso dai club affiliati fossero più che legittime – ha dichiarato il presidente del Comitato Lombardia Carlo Tavecchio – a breve ci riuniremo in sede regionale per definire anche l’eventuale utilizzo del terzo calciatore in fascia obbligatoria nelle categorie Eccellenza e Prtomozione nonché per decidere quanto di competenza regionale per i campionati di Prima e Seconda categoria”.

Redazione

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