E’ sempre più probabile il ritorno in campo della Openjobmetis nella sfida contro la Fortitudo Bologna di domenica. Gli esiti delle visite sportive di idoneità per i tre nuovi negativi in casa biancorossa si fanno ancora attendere, ma, una volta arrivati, la Lega Basket dovrebbe dare il via libera per disputare il match. Nella frenesia di questi giorni, Varese è vicina a piazzare il colpo John Egbunu
Le parti stanno parlando e Varese è molto interessata al giocatore classe 1994, che darebbe fisicità ed atleticità sotto il ferro a sostegno di Scola. 

A questo punto la domanda è: chi gli andrebbe a fare posto? La risposta pare anche presto fatta, ovvero quell’Anthony Morse finora apparso troppo acerbo per una squadra che ha la vitale necessità di salvarsi. 
Nonostante le discrete prove offerte dall’ex Imola quest’anno, nel poco utilizzo fatto a dir la verità, Morse non ha quasi mai fornito prestazioni insufficienti, apparendo però ancora troppo inesperto soprattutto difensivamente per assurgere a primo cambio del El General. 
L’altro nome in ballo per lasciare libero il posto di extracomunitario ad Egbunu potrebbe essere quello di Jakovics, visto il reparto coperto a livello di piccoli dopo l’arrivo di Beane. Morse però ha il contratto in scadenza e Varese non ha ancora rinnovato un accordo che potrebbe presto terminare. 

Così la Openjobmetis ha messo gli occhi su Egbunu, lungo americano lo scorso anno in forza in G League, stesso campionato da cui proveniva lo sfortunato Jones. Ha giocato con i Long Islands Nets e concluso a 10 punti e 7 rimbalzi di media a partita.  Quest’anno Egbunu gioca in Corea, precisamente al Busan KT Sonicboom dove ha disputato 4 gare finora, con 10 punti di media e 5.7 rimbalzi. 
208 cm per 111 kg, il centro americano è un giocatore in grado di dare quel peso nell’area e sotto il ferro di cui Varese ha un bisogno assoluto in questa lotta per la salvezza che la vedrà impegnata nei prossimi mesi. Le parti sono molto vicine alla fumata bianca, Egbunu vede la maglia biancorossa vicina come non mai

Alessandro Burin 

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