Nucleo solido quello di Venezia così come il suo coach Walter De Raffaele, alla sesta stagione sulla panchina veneziana. Da sempre la Reyer è una squadra che fa della profondità la sua forza: 14 sono i giocatori attualmente in forza al roster della prima squadra con Bramos fermo per infortunio.
Partendo dalla cabina di regia troviamo Andrea De Nicolao, giocatore molto ben conosciuto alle nostre latitudini non solo perchè ha comprato casa a Varese, ma anche per i due anni in maglia biancorossa che, alla soglia dei trentanni, ha messo nel suo bagaglio tecnico anche un più che affidabile tiro da 3 punti: le difese non possono più battezzarlo sull’arco. Suo compagno di reparto è quel Julian Stone che a Venezia ha trovato una seconda casa: quinta annata in Laguna inframezzata da polvere di Nba per lui che è uno specialista difensivo di livello assoluto. 

Piena abbondanza nel reparto guardie con giocatori che possono sdoppiarsi chi nel ruolo di regista come Chappell chi di ala piccola come Campogrande. Di certo vi sono due sorprese molto piacevoli: Tonut e Casarin. Sul primo nome vi starete domandando: quale sorpresa? A 27 anni Stefano sta vivendo la stagione della consacrazione ad altissimo livello: non è successo prima solo per via di vari, piccoli acciacchi fisici che ne hanno sempre limitato l’impatto. Oggi viaggia a oltre 15 punti a gara con più del 50% da 2 e del 40% da 3: numeri che lo candidano anche ad una maglia per il preolimpico in Serbia di quest’estate. Di 10 anni più giovane è il figlio d’arte Casarin: si sta affacciando alla A, ma il diciassettenne Davide ha i numeri per starci e si guadagna quasi 10′ a gara che in un roster del livello della Reyer è certamente una notizia.
In corsa è arrivato anche Wes Clark: l’ex Cantù e Brindisi produce tanto in pochi minuti con quasi 10 punti a gara in nemmeno 18′ di utilizzo medio. Altro ex dell’incontro è Bruno Cerella che in questa stagione trova poco spazio nelle rotazioni venete: per il quasi 35enne italo argentino circa 5′ a gara. L’assenza di Bramos priverà la Reyer dell’unica ala piccola di ruolo, ma non di certo della profondità del proprio roster.

Sotto i tabelloni troviamo le ali forti DayeMazzola e Fotu. Alla soglia dei 33 anni e alla quarta annata in laguna, Daye viaggia a cifre un po’ timorose rispetto alla nomea del giocatore: di certo, però, vi è un roboante 52% dall’arco. Il ferrarese Mazzola arriva da un’annata con tanti problemi fisici che finora ne hanno limitato impiego e minutaggio mentre Fotu vive una stagione con alti e bassi anche lui per qualche problema fisico di troppo. 
Sotto canestro due pezzi da novanta come Vidmar e Watt. Alla terza annata a Venezia, lo sloveno dà impatto e solidità uscendo dalla panchina mentre Watt è un talento che non scopriamo certo oggi e su cui è oggettivamente difficile difendere vista la sua poliedricità.

Matteo Gallo
(foto FB Reyer Venezia) 

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