Quanti punti aveva dopo 25 giornate la Pro Patria dell’anno di (dis)grazia 2008/09? Quella della B sfumata per ragioni esoteriche ai playoff con il Padova, per intendersi. Risposta? 42, esattamente come la versione 2020/21. Cioè, questa. Il paragone è pesante. Anzi, pesantissimo. Probabilmente (chissà?), non reggerebbe alla prova del campo. Ma l’aritmetica non mente. Quella squadra aveva una vittoria in più, 3 pareggi in meno e 2 sconfitte in più di questa (12/6/7 contro 11/9/5), 15 gol segnati e 8 incassati in più rispetto all’attualità (40/23 contro 25/15). Ma (come detto), gli stessi punti. La formazione di Lerda avrebbe poi chiuso a 58 a meno 2 dal Cesena promosso (allora le giornate erano solo 34), mettendo insieme 4 successi, altrettanti pareggi e una sconfitta nelle successive (ultime) 9.
Dove arriverà Javorcic? Impossibile dirlo. Ma la vittoria di ieri a Lucca ha imposto un nuovo standard tigrotto. Quello che prevede (parole dello spalatino) “un approccio da grande squadra”. Standing tradotto in classifica da un quarto posto che significherebbe primo turno playoff bypassato. Le cose stanno cambiando, insomma. O (forse), sono già cambiate. Riprova domenica con la Pergolettese (ore 12.30, stadio “Speroni”). Per inseguire paragoni sino a qualche tempo fa mostruosamente proibiti. Ora (fatto fuori l’avverbio), solo proibiti.       

Smetto quando voglio. Quindi, 11 risultati utili consecutivi, pareggiata la striscia in D del 2017/2018, nel mirino quella in C del 2012/13 (13 tra l’11^ e la 23^). Lucca violata dopo 58 anni e 48 giorni (30 dicembre 1962), e quarta vittoria stagionale in Toscana dove la Pro Patria ha raccolto 13 dei 15 punti disponibili. Con Nicco e Brignoli sale a 15 il numero dei biancoblu a segno in campionato. Tra i giocatori di movimento utilizzati, all’appello dei marcatori mancano i soli Boffelli, Gatti, Molinari, Cottarelli, Pizzul oltre chiaramente all’infortunato Ghioldi. Infine, in C con Ivan Drago in panca, la formazione tigrotta ha vinto 11 dei 16 confronti giocati in infrasettimanale (un pareggio e 4 sconfitte nelle restanti 5).  

Gatti giudiziari. Il giallo rimediato nel fibrillante finale del “Porta Elisa” è costato a Federico Gatti un turno di squalifica. Pena scontata da Saporetti che tornerà disponibile contro la Pergolettese. Difficile invece che Javorcic possa recuperare Spizzichino. In soldoni, plausibile undici rivisitato per 3/4 elementi.      

Derby transitivi. Pro Patria in orario prandiale anche per la 26^ (terza volta in stagione). Sfida anticipata alle 12.30 (dalle 17.30 previste) in una domenica caratterizzata dal ferale derby di San Siro. Con conseguente uggia per lo slot delle ore 15. Confermate le successive tappe biancoblu: Como sabato 27 febbraio (ore 17.30, stadio “Speroni“), Pro Sesto martedì 2 marzo (ore 15, stadio “Breda“), Piacenza domenica 7 marzo (ore 12.30, stadio “Speroni“).      

Cogito Pergo Sum. Di Pergolettese non ce n’è una sola. O meglio, quella attuale è lo spin off di molteplici precedenti versioni sociali (ancora Pergolettese, Pergocrema e Cremapergo). Lo storico recita 45 precedenti complessivi (compreso il sanguinoso playout del 2010 con 2 pareggi e retrocessione tigrotta). Bilancio favorevole alla Pro Patria con 15 vittorie, 19 pari e 11 sconfitte. All’andata al “Voltini”, 1-2 siglato Fietta, Parker e Andreoli. I biancoblu non battono i cremaschi allo “Speroni” in assoluto dal 27 novembre 2016 (3-0 in D), mentre in C dal 28 settembre 2008 (altro 3-0).                              

Giovanni Castiglioni 

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