Dietro l’inizio di stagione molto positivo del Laveno Mombello, c’è di sicuro lo zampino del portiere Luca Mattioni. Il numero 1 trasmette sicurezza al reparto difensivo, grazie anche alla sua grande esperienza maturata durante varie stagioni disputate in Eccellenza e Serie D. Il Laveno ha una squadra molto forte e Mattioni non nega che tra gli obiettivi ci siano sia la vittoria del campionato (le capoliste Marnate Gorla e Cuassese ha solamente due punti di vantaggio), ma anche andare più avanti possibile in Coppa Lombardia.

Dopo il grande inizio di stagione siete a soli due punti dalla vetta; ti aspettavi questa partenza?
“Abbiamo una grandissima squadra, quindi questo avvio non mi sorprende. Avere due scontri diretti nelle prime sei giornate poteva essere un problema, ma ce la siamo cavata molto bene. Siamo usciti imbattuti contro squadre molto forti come Marnate e Lonate; la vittoria per 2-0 contro la prima e il pareggio in inferiorità numerica contro la seconda, mostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta e di certo non vogliamo fermarci”.

Quali sono le ambizioni per il prosieguo del campionato?
“L’obiettivo è vincere. Ci sono tantissime formazioni attrezzate che lotteranno fino alla fine per conseguire il titolo e tra queste di sicuro ci siamo anche noi. La nostra squadra è stata costruita per raggiungere grandissimi risultati: cercheremo di non disattendere le aspettative”.

Nel match contro la Malnatese, da vero capitano hai richiamato i tuoi nonostante tre gol di vantaggio; quanto è importante mantenere sempre alta l’attenzione?
“Mantenere la concentrazione quando manca poco al termine del match e anche quando si è già sicuri del risultato è fondamentale. Se una squadra è abituata a stare attenta per tutti i 95 minuti di una partita già chiusa, avrà meno probabilità di commettere errori in una gara importante o col risultato ancora in bilico. Per vincere nel calcio sono molto spesso i dettagli a fare la differenza e per ottenere grandi risultati l’attenzione va sempre mantenuta alta”.

Nella tua carriera hai giocato in altre squadre e in altre categorie?
“A 16 anni militavo nel Verbano e ho avuto l’opportunità di giocare in Serie D e poi anche in Eccellenza. A causa di alcuni problemi fisici, avevo deciso di ritirarmi ma, grazie all’amicizia che mi lega al dirigente Miglierina e al mister Bongiolatti, ho deciso di iniziare una nuova avventura a Laveno. Mi hanno dato la possibilità di ricominciare a giocare e sono molto contento della mia scelta. Ho trovato un club ambizioso, una squadra forte, ma soprattutto un grande gruppo di amici”.

In quali momenti pensi di riuscire a sfruttare la tua esperienza a beneficio della squadra? 
“Cerco di mettere la mia esperienza a servizio della squadra soprattutto nelle partite più importanti. Molti ragazzi giovani, che non hanno ancora affrontato un certo tipo di sfide, possono spesso subire la pressione nei match che contano. Tocca a me, così come ai miei compagni Petruzzi e Roncari, anche loro molto esperti, caricarsi il peso delle partite decisive sulle spalle. Può essere un modo per far acquisire fiducia ai più inesperti, così da aiutarli nel loro processo di crescita”.

Ora arriva la Coppa; come vi state preparando alla partita contro l’Union Tre Valli?
“Noi giocatori, così come la società, teniamo molto alla coppa e onoreremo di sicuro l’impegno. Vincerla è un obiettivo e ci proveremo fino alla fine. Queste partite sono molto utili per far mettere importanti minuti nelle gambe di chi finora ha giocato di meno e per far rifiatare i titolari. Di sicuro non sottovaluteremo la gara e daremo il massimo per passare il turno”. 

Giovanni Enrico Civelli

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