Il covid-19 ha cambiato completamente quello che è il mondo dello sport ed in particolare della pallacanestro, portando molta incertezza a tutti i livelli, da quello sportivo a quello economico, in termini di sviluppo e sostentamento del mondo della palla a spicchi nostrano.
A livello sportivo stiamo vivendo uno dei campionati più incerti degli ultimi anni, se non il più particolare, con ben 8 squadre raccolte in 4 punti tra la zona retrocessione ed il sogno playoff, con una classifica che, di settimana in settimana, cambia ordine e gerarchie e che sarà indefinita fino all’ultimo match.

Un’incertezza sportiva che va a braccetto con la situazione economica di un basket devastato dall’emergenza coronavirus che ha svuotato i palazzetti e lasciato le società in grossissime difficoltà, costrette a inventarsi nuove forme di sostentamento per poter coprire parzialmente l’enorme buco lasciato a bilancio alla voce “incassi da botteghino”. Un momento che ha portato alla luce tante problematiche rimaste sopite negli anni e che ora richiedono un netto cambio di marcia ed organizzazione.
E’ da questa esigenza che deriva il percorso ormai chiaro che Federazione e Lega Basket vogliono intraprendere verso il nuovo sistema di licenze che regolerà il massimo campionato italiano a partire dal prossimo anno, coinvolgendo presumibilmente per qualche verso anche l’A2.
Il sistema porrà nuove regole di ammissione al massimo campionato, già espresse nella prima bozza inviata alle società con alcuni parametri definiti ed altri in fase di definizione in attesa di proposte dei singoli club per uno sviluppo corale di quella che sarà una vera e propria rivoluzione del basket italiano.

Di tutto questo ha parlato il GM biancorosso Andrea Conti, con anche una parentesi importante su un finale di stagione infuocato per la OJM: “Per quanto riguarda il nuovo sistema delle licenze, è giusto dire e specificare che nulla è ufficiale o è stato firmato. Il discorso è ancora in una fase embrionale, con una prima bozza ricevuta da tutte le società del campionato, nella quale si specificano alcuni parametri che andranno rispettati per potersi iscrivere dal prossimo anno in LBA e altri che andranno definiti in base alle varie proposte che i club porteranno in Lega, per poi proporre il tutto all’organo federale”.

Quali saranno questi nuovi paletti?
“Alcuni di questi sono già in vigore, come quelli a livello finanziario che rispecchiano anche la situazione covid. Questi dovrebbero andare ad inasprirsi con le stagioni a venire, dal 2022-2023. Cambierà anche la struttura organizzativa societaria a livello di General Manager, Direttori Sportivi, Team Manager, responsabili di marketing, della comunicazione e del ticketing, in quanto per i primi sarà richiesta un’iscrizione ad un albo di competenza e riferimento, per gli ultimi ci dovrà essere una configurazione contrattuale, con anche una figura come il CFO a livello di controllo finanziario. Aumenteranno così facendo i costi di gestione a livello societario. Un tema riguarderà i settori giovanili, anche questo in divenire ed il grosso del succo della questione sarà a livello finanziario. Ora ogni società dovrà rispondere a questa prima bozza con proprie proposte, motivo per il quale anche noi come società siamo in fase di valutazione e studio della situazione anche tramite i nostri consulenti finanziari”.

Per quanto concerne il possibile ripescaggio per la squadra che retrocederà con l’ipotesi re-iscrizione al campionato con quota di 125.00 euro è stato discusso qualcosa?
“No, non è stato discusso niente, anche perchè la Federazione è stata lapidaria e chiara su questo: il campionato terminerà con le regole già in vigore. E’ chiaro poi che, al termine della stagione, ci sarà una valutazione sul da farsi per la composizione della prossima, ma è un discorso che comprenderà presumibilmente anche le sorti della Lega A2, che in questo momento ha ancora tanti recuperi da effettuare e non si sa come terminerà”.

Andando invece alle questioni di campo, come vivete questa situazione di totale incertezza tra il sogno playoff e il pericolo retrocessione, in un limbo di 4 punti per 8 squadre a sei giornate del termine?
“La situazione non è facile. Al di là che stiamo vivendo un buon momento e la squadra ha dimostrato di essere viva disputando buona partite, abbiamo un calendario difficile, con due partite in casa e quattro in trasferta, tra cui Milano e Brindisi. Dobbiamo portare la barca in porto ad ogni costo. Io credo che con due vittorie arriveremo a parimerito per salvarci, mentre con tre saremo salvi. E’, onestamente, molto complicato. Io vivo con i piedi ben piantati per terra e deve essere un messaggio chiaro, perché la stagione è difficile sia a livello di infortuni che di covid, con tanta incertezza. C’è rammarico di non avere due/quattro punti in più, ma la squadra è viva e lotterà fino alla fine”.

Alessandro Burin 

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