Con la promozione di Tortona, si è concluso il quadro della magnifiche 16 che comporranno il prossimo campionato di basket di Serie A1 LBA: Trieste, Treviso, Milano, Sassari, Pesaro, Trento, Virtus Bologna, Brescia, Brindisi, Varese, Venezia, Reggio Emilia, Cremona, Fortitudo Bologna, Napoli e Tortona. Il torneo promette più che mai scintille e tanta, tantissima imprevedibilità, viste le compagini in gioco.
Nonostante la profonda crisi che sta attraversando non solo tutto il movimento cestistico ma bensì tutto il mondo dello sport, le nostre squadre di basket si stanno muovendo in maniera molto creativa per poter costruire delle realtà che siano le più competitive possibili.

Così, ad oggi, in pieno basket mercato, si configura un quadro davvero interessante di quelle che potrebbero essere le gerarchie per il prossimo anno.
Gerarchie nelle quali la Openjobemtis vuole essere protagonista, come l’acquisto di Alessandro Gentile testimonia, in attesa dei colpi più pesanti a livello di stranieri. Il 6+6 in composizione è tutto da scoprire e con quello coach Adriano Vertemati dovrà cercare di riportare divertimento, entusiasmo e soprattutto risultati importanti alla piazza biancorossa.

Partendo dal gota del campionato infatti ci sono sempre i due Dream Team, che più che mai in questa stagione stanno dimostrando di poter giocare quasi un campionato a parte, soprattutto a livello economico: la Virtus Bologna del neo coach Sergio Scariolo e l’Olimpia Milano.
I campioni d’Italia stanno portando avanti un progetto espansivo in termini di potenza in campo e fuori e dopo, aver annichilito Milano nella serie finale dello scorso campionato, l’obiettivo adesso diventa l’Europa che conta, da raggiungere magari anche grazie all’apporto dell’ex varesino Michele Ruzzier, che ha lasciato i biancorossi da protagonista assoluto. A Varese rimane un vuoto difficile da coprire, mentre Bologna invece l’ha preso per completare il parco italiani.
L’Olimpia Milano, dopo un finale di annata deludente con lo scudetto sfumato in maniera fragorosa ed il sogno Eurolega finito in semifinale contro Barcellona, vuole ripartire più forte che mai, aggiungendo esperienza ed energie fresche in campo, con acquisti come Ricci e Jerian Grant ad esempio, ed in panchina, con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco come vice di Messina.

Subito dopo c’è l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci che, dopo il rinnovo fino al 2024, vuole portare a casa qualcosa d’importante, e l’Umana Reyer Venezia di coach Massimo Romano che arriva in laguna con la mission di continuare a mantenere quella competitività che il lungo corso di De Raffaele ha consegnato agli oro-granata, supportato da colpi di grande livello come Jeff Brooks e Michele Vitali, già sbarcati in Veneto.

Ci sarà come sempre anche la Dinamo Sassari che, orfana del Poz in panchina, si affida a Demis Cavina da Torino per ripartire, dopo aver messo a segno un colpo da 90 del calibro di Christian Mekowulu, il lungo nigeriano che fatto sfracelli l’anno scorso in maglia De Longhi Treviso.
Proprio Treviso ha grandi progetti per il prossimo anno e vuole confermare l’ottima stagione conclusa ai playoff, così come Trieste che, perso coach Dalmasson, riparte da coach Franco Ciani.
Il quadro delle tre T si chiude con la Dolomiti Energia Trento che ha confermato coach Lele Molin e, in attesa di capire cosa faranno i suoi due capostipiti JaCorey Williams e Browne, riparte dal ritorno di Diego Flaccadori in prestito dal Bayern.

Una delle squadre che si vuole rilanciare in maniera concreta dopo la stagione deludente appena passata è senza dubbio la Germani Brescia, tra le più attive in questa prima parte di mercato. Alessandro Magro è il coach, Amedeo Della Valle e Lee Moore sono finora gli acquisti ed è sempre più probabile l’arrivo di Laquintana; il sogno Austin Daye è alla finestra.

La Carpegna Prosciutto Pesaro, intanto, perso coach Repesa volato alla Fortitudo Bologna, ripartirà da coach Aza Petrovic, cercando di mantenere buona parte del roster che tanto bene aveva fatto lo scorso anno fino alla finale di Coppa Italia, poi persa con Milano, con il rinnovi di Delfino e la permanenza di Drell tra le priorità.
Proprio la Fortitudo intanto vuole ripartire alla grande dopo un’annata vissuta tra alti, pochi, e molti bassi, con il rapporto mai sbocciato con coach Meo Sacchetti e l’arrivo di Luca Dalmonte a salvare la baracca nel momento più difficile. Troppo poco per una società dal roster che prevedeva tra gli altri Banks e Ethan Happ, poi volato a Sassari.

Rimanendo sempre in Emilia ma andando a Reggio Emilia, coach Caja sta costruendo la sua nuova squadra ripartendo da Strautins che torna all’ovile dove è cresciuto cestisticamente dopo l’annata a Varese.
Salendo geograficamente un po più su si passa da Cremona, che riparte da un’ottima base italiana con Spagnolo, Pecchia e Okeke e Galbiati in panchina, pronta a ripetere le magie dello scorso anno, in un’annata che sembrava non dover nemmeno partire per i lombardi.

Infine ci sono le due new entry, Napoli e Tortona, arrivate in serie A con la voglia di fare la voce grossa e non di giocarsi solo una misera salvezza. I campani guidati dal navigatissimo Pino Sacripanti ritrovano la massima serie con l’intenzione di restarci, grazie alla mente ed alla regia anche di quel Mayo che Varese ha avuto modo di conoscere.
Tortona dal canto suo arriva in A per la prima volta facendo la voce grossa, con in canna il colpo Tyler Cain pronto da sparare.
Un’ultima nota la spendiamo per gli eterni rivali di Cantù che sono retrocessi in A2: nella prossima stagione, niente derby!

Alessandro Burin

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