La Castellanzese fa suo il derby di Coppa Italia contro il Legnano per 3-2 e supera il turno di Coppa Italia. Ecco le nostre pagelle:
Castellanzese
Cincilla 6: qualche uscita rivedibile, ma tutto sommato prestazione sufficiente. Sul primo gol si paralizza, mentre sul raddoppio non ha grandi colpe.
Compagnoni 6.5: sulla sinistra è bravo a svettare più dell’avversario. Bene anche in fase di spinta.
Perego 6: solita amministrazione in mezzo al campo. Non brilla, ma porta a termine il suo compito. (13′ st Colombo 7: il timbro con il Legnano lo deve mettere sempre. Irreprensibile).
Alushaj 7: solito faro luminoso della retroguardia. Va anche in aiuto dei compagni in difficoltà e nel finale cerca anche di dare profondità.
Ferrandino 6.5: gara di sostanza e di velocità. Peccato per quel gol non realizzato, ma la prestazione c’è tutta.
Braidich 7.5: il gol del vantaggio è una prova di caparbietà; sfortunato sulla deviazione che porta al pari. Il gol del raddoppio neroverde è pura magia. Eroe di giornata (20′ st Chessa 6.5: qualità e quantità al servizio della squadra).
Meregalli 6: sfortunato per quel contrasto che gli vale l’uscita forzata. Mezz’ora di grande attenzione. (27′ pt Micheli 5.5: va un po’ in affanno e commette diverse sbavature, da rivedere).
Nicastri 6: dopo la gara di domenica si riscatta,
Manfrè 6: il classe 2003 non sfigura, qualche sbavatura c’è, ma ci sono anche tanti recuperi. (20′ st Piran 6)
Mandelli 7: l’esperienza lo premia nella fase di copertura e marcatura su De Stefano. Bravo ad innescare azioni importanti e spinose per l’avversario.
Baldan 6.5: come Nicastri trova il riscatto dopo l’esordio negativo. Qualità nei piedi e tanta intelligenza tattica.
Ardito 6.5: la squadra deve crescere ancora, ma si comincia a vedere la sua impronta.
Legnano
Tamma 6: forse poteva fare di più sul gol di Braidich, ma per il resto dimostra una discreta sicurezza nelle uscite e nella gestione della difesa.
Bertonelli 5.5: troppo timido sulla fascia destra; serviva più convinzione in fase di spinta.
Bini 6.5: la Castellanzese nel primo tempo sbatte spesso sulla difesa lilla e, non a caso, trova il gol in ripartenza quando lui non è in difesa. Sulle palle inattive la sua presenza crea sempre qualche preoccupazione dall’altra parte; nella ripresa prova a tenere come può
Robbiati 5.5: fisico e potenza, armi importanti per costruirsi un futuro da protagonista. In alcune circostanze è ancora troppo acerbo.
De Stefano 5.5: accompagna troppo Braidich ritardando la chiusura; errore che costa un gol. Davanti non sempre si fa trovare pronto in sovrapposizione per dare un punto di riferimento a Gasparri.
Beretta 6: luci e ombre in mezzo al campo: qualche errore di misura, ma anche aperture importanti per slanciare la manovra lilla. (1′ st Confalonieri 5.5: entra col piglio giusto, ma l’erroraccio in ripartenza spiana la strada alla Castellanzese. Fatica a riprendersi).
Di Lernia 7: motore lilla in mezzo al campo, si fa valere anche di fisico con strappi importanti. Il gol è una perla di rara bellezza (20′ st Barazzetta 6.5: entra nel momento più difficile del match per il Legnano e risponde presente: ottimo inserimento e gol che riapre la contesa).
Ronzoni 6: sempre attivo in zona offensiva, non dà punti di riferimento alla retroguardia lilla e quando può cerca la porta dalla distanza (25′ st Bertoli 6: entra per dare più equilibrio in mezzo e si disimpegna bene).
Gambino 5: partita sottotono la sua. Poco movimento e nessuna giocata di rilievo; se vuole impensierire Bingo per un posto da titolare dovrà dare di più (1′ st Bingo 6: si accende subito con una giocata delle sue, poi sparisce dal gioco nel momento di maggior pressione della Castellanzese. Nel finale si rivede con la giocata per Barazzetta che riapre il match per il gran finale).
Ravasi 5.5: si vede troppo poco là in mezzo; il lavoro sporco non manca, ma serve qualcosa in più sotto porta (25′ st Grosso 6: qualche buon movimento, ma gli capitano pochi palloni giocabili)
Gasparri 6.5: cuore a anima del Legnano. Si vede poco nel primo tempo, sale in cattedra nella ripresa e sforna la solita prestazione di livello. Nel finale viene espulso per un doppio giallo in pochi minuti: il primo sacrosanto per fallo tattico, il secondo per una presunta simulazione giudicata tale dal direttore di gara.
Sgrò 6: poteva sicuramente gestire meglio l’episodio del doppio cambio nel finale (che ha portato il Legnano a giocare in 10 per qualche minuto causa infortunio di Bertonelli), ma la squadra incarna il suo spirito battagliero.
Matteo Carraro
Martina Crosta