Lassi 5: non fosse stato per l’errore finale sarebbe da sufficienza piena. Il problema che l’errore c’è stato e pesa tantissimo.
Quitadamo 6.5: si adatta senza problemi nel giocare a tre e gestisce con tranquillità ogni situazione. Sempre attento nel posizionamento e propositivo (quando può) davanti; iniezione di fiducia importante.
Mapelli 6: alterna grandi giocate ad errori abbastanza banali, ma nel complesso regge senza problemi arginando uno non facile da contenere come Buongiorno. Guida con autorità la nuova difesa a tre
Parpinel 5.5: tra i difensori è quello che soffre di più il passaggio alla linea a tre. Non è il muro che siamo abituati a vedere di solito, ma è anche vero che non commette errori clamorosi; deve comunque cambiare marcia.

Nicastri 5.5: partita nella media rovinata dal fallo del rigore che permette alla Lavagnese di firmare l’1-1. Per il resto si vede che si trova meglio come quinto di centrocampo piuttosto che come terzino, ma deve essere più coraggioso nelle sue giocate. Dal 24′ st Marcaletti sv: sfortunatissimo, non ci resta che fargli il nostro più grosso in bocca al lupo. Dal 32′ st Dellavedova 5: è stato chiamato all’ultimo causa infortunio di Marcaletti, ma questo non può essere un alibi: è l’unico attaccante puro che Rossi potrebbe utilizzare, ma con questo atteggiamento troppo molle non invoglia l’allenatore a puntare su di lui.
Gazo 6.5: lotta e corre come sempre: il rientro di Disabato lo “libera” dal dover costruire il gioco e il suo essere aggressivo ne beneficia. Grazie al suo tiro murato di braccio il Varese conquista il rigore dell’1-0 e in entrambe le fasi fa sentire il suo apporto.
Romeo 6: partita in ombra per lui, nel senso che non si vede più di tanto ma il suo supporto (soprattutto in fase difensiva) è fondamentale. Cala un po’ nel finale.
Capelli 7: questo è il Capelli che vogliamo vedere: meno estetica e più cinismo. Gol splendido che regala l’illusione della vittoria al Varese, ma anche tanta sostanza nelle sue giocate, mai banali. Corre tanto e regala palloni d’oro che non sempre vengono sfruttati a dovere.

Disabato 7: bentornato e buon compleanno! Il regalo se l’è fatto da solo, ma vederlo giocare per oltre 60′ con la 10 sulle spalle e la fascia da capitano al braccio è una gioia per gli occhi. Non è al 100% e si vede; resta il fatto che Disabato è un giocatore imprescindibile per questo Varese. Dal 19′ st Rinaldi 6.5: entra in campo col piglio giusto recuperando subito un paio di palloni pesanti non sfruttati a dovere. Poi anche il suo ginocchio cede e, stoicamente, resta in campo fino alla fine; speriamo non sia nulla di grave.
Minaj 5.5: croce e delizia… come sempre. Si divora due gol clamorosi, ma con la sua velocità è sempre nel vivo della manovra biancorossa e ogni volta che ha la palla tra i piedi innesca un’azione pericolosa. Purtroppo gli errori sotto porta stanno diventando davvero troppi, e a questo punto della stagione pesano tanto; se aggiustasse la mira sarebbe da 8. Dal 32′ st Aprile 6: chiamato in causa nel finale per dare equilibrio dietro fa il suo compito senza eccessive sbavature.
Mamah 6: provato da attaccante centrale, l’esperimento riesce: non si distingue in maniera clamorosa ma riesce comunque a dare il suo contributo alla squadra. Il suo ginocchio è il primo di giornata a fare crack; l’augurio è che non debba stare fuori a lungo perché il Varese ha bisogno di riferimenti offensivi. Dal 39′ pt Polo 6: buona prova nel complesso: spazia tra attacco e difesa con dimestichezza; anche lui sembra trovarsi più a suo agio da quinto di centrocampo piuttosto che da terzino.

Rossi 6.5: disegna un nuovo Varese con un inedito 3-5-2 e, finché ci sono le energie fisiche, la squadra regge bene; ai forfait dei suoi giocatori causa infortunio risponde come meglio può con quel che ha in panchina.

LAVAGNESE: Boschini 6.5 – Oneto 7 – Rossini 6.5 – Avellino 6.5 – Scorza 5 (dal 33′ st Bei sv) – Alluci 5.5 – Basso 5.5 – Mobilio 6 (dal 45′ st Cito sv) – Solinas 6 (dal 41′ st Bacigalupo sv) – Rovido 5.5 (dal 15′ st Romanengo 6.5) – Buongiorno 6.5 (dal 27′ st D’Orsi 6); all. Masitto 6.5

Matteo Carraro
(foto Stefano Benvegnù Agenzia Blitz)

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