Città di Varese

Siaulys 6: Rossi ha ragione: non ha fatto una parata. Il rigore è sempre un terno al lotto e la sfida l’ha vinta Corno, mentre sul sinistro a giro di Siani può solo guardare e sperare che il pallone esca. Per il resto non è mai stato chiamato in causa e nelle uscite si è disimpegnato bene. Unico appunto: deve raddrizzare la mira sui rinvii.
Quitadamo 5.5: la partita sarebbe da sufficienza piena, ma quell’errore in avvio che ha portato al rigore per la Caronnese è costato caro. La prestazione complessiva dimostra comunque che ha la personalità per sopperire a un errore del genere, ma da uno come lui non si possono accettare leggerezze del genere.
Mapelli 6: come spesso accade sono più evidenti le sbavature che non le cose fatte bene. Il capitano soffre nella prima parte del match, ma poi torna ai suoi livelli offrendo una prestazione di sostanza.
Parpinel 6: quel liscio nel primo tempo ha fatto rabbrividire un po’ tutti; qualche altra incertezza, ma anche le solite certezze contro clienti decisamente ostici.

Nicastri 5.5: la chiusura in occasione del liscio di Parpinel vale oro, ma è anche l’unica circostanza in cui si mette in mostra. Per il resto davvero troppo poco sulla fascia e al momento del cross non riesce mai ad essere incisivo (16′ st Marcaletti 6.5: entra e cambia marcia sulla sinistra: difende e attacca con la stessa determinazione e si avventura anche nel tiro da fuori. Bene così).
Gazo 6: lo diciamo da tempo e lo ribadiamo oggi: è stanco. Detto questo Gazo è il combattente di sempre e disputa la solita gara di sacrificio. Il giallo preso gli vale la squalifica, ma gli consentirà almeno di tirare il fiato per tornare più carico che mai.
Rinaldi 7: il Città di Varese ha trovato il suo metronomo? Sembrerebbe di sì perché quel mancino educato mette ordine in mezzo il campo e smista gioco a destra e sinistra. Attento anche in fase di interdizione; niente male come esordio (42′ st Mamah sv: una manciata di minuti in cui riesce comunque a mettersi in mostra con una bella imbucata per Dellavedova che non la sfrutta a dovere).
Romeo 6.5: dà letteralmente tutto quello che ha e, come Gazo, anche lui avrebbe bisogno di riposarsi un attimo. Rossi gli risparmia la mezzora finale, ma è evidente come sia tutt’altro giocatore rispetto a inizio stagione (12′ st Capelli 6: entra per mettere alle strette la retroguardia avversaria e, pur giocando in un ruolo non propriamente suo, ci riesce. Resta il solito problema sotto porta: quell’occasione non era facile, ma si poteva fare qualcosina in più).

Balla 6.5: ah com’era mancata la sua grinta contro l’Imperia. Lotta su ogni pallone (prendendosi anche il giallo) e svaria su tutto il fronte offensivo. Gli manca ancora l’essere decisivo sotto porta, proprio ciò che Rossi aveva invocato alla vigilia, ma finché a segnare ci pensa Ebagua va bene un Balla così.
Ebagua 7.5: rovesciata da guardare e riguardare. Ma oltre allo splendido gol c’è anche tanto altro nella sua partita, fatta di lotta, sponde, lanci e aperture. Giulio rievoca i fasti della Serie B e vederlo giocare con questa dedizione e passione significa davvero tanto. Oggi è stato in campo per 90 minuti, segno che pian piano la condizione sta tornando: averlo in forma per il finale di stagione sarà determinate (45′ st Dellavedova 5.5: non ce ne voglia, ma da uno appena entrato ci si aspettava più cattiveria sull’imbucata di Mamah che lo ha praticamente lanciato in porta. In settimana deve studiare da vicino Ebagua e crescere in fretta perché il Varese ha bisogno anche di lui).
Otelè 6.5: una moto. Macina chilometri anche perché le rimesse laterali (a catapulta) le batte tutte lui, a sinistra e a destra, e appena svolto il suo compito torna subito sulla fascia di competenza dove macina i chilometri. Se avesse concluso quel contropiede con il gol sarebbe venuto giù lo stadio, ma un Otelè così è fondamentale per questa squadra (41′ st Snidarcig sv: entra nel finale per dare più consistenza in mezzo e fa il suo senza sbavature).

Rossi 6.5: dopo la sconfitta di Imperia serviva ripartire. Il Varese lo ha fatto con un passettino che, pur non portando i tre punti, vuol dire tanto. Oggi ha provato una nuova soluzione tattica e la squadra ha risposto bene: serve continuare così.

Caronnese

Marietta 7: se la Caronnese ha conquistato questo punto è soprattutto per merito suo che ha tenuto a galla i rossoblù con almeno due parate determinanti (su Otelè e Capelli) oltre ad una serie infinita di uscite puntuali e sicure; ed è un 2002…
M’Zoughi 6: è fastidioso, nel senso che mette sempre in difficoltà chiunque passi dalle sue parti. Nel primo tempo si propone anche in attacco, pur non trovando soluzioni importanti; nella ripresa soffre di più.
Galletti 6: probabilmente dentro di sé ha esultato appena Ebagua ha lasciato il campo perché per quattro minuti ha fatto valere il suo fisico contro Dellavedova. In ogni caso bisogna fargli i complimenti per come è riuscito a reggere l’onda d’urto del panzer biancorosso.
Travaglini 6: stesso discorso per il compagno di reparto: giocare contro Ebagua (un Ebagua che sta tornando in forma) non è certamente facile, ma nel complesso resiste bene.
Arcidiacono 6.5: Gatti lo sceglie per dare più sostanza in difesa e ha avuto ragione perché dà un apporto fondamentale alla retroguardia rossoblù. Non è un caso che il Varese ha attaccato spesso dalla parte opposta.
Putzolu 6: meno brillante rispetto ad altre occasioni, e il merito è del centrocampo biancorosso. La sua presenza è comunque fondamentale per dar fastidio in mezzo.
Battistello 6: tiene bene le redini del centrocampo, pur soffrendo in qualche occasione, e sulle palle inattive è sempre ben piazzato in area.
Calì 6: stesso discorso fatto per Putzolu: non è il Calì visto in altre occasioni, ma quando ha il pallone tra i piedi si ha sempre l’impressione che stia per nascere qualcosa di pericoloso (11′ st Vernocchi 6: porta più ossigeno in mezzo al campo).
Corno 6.5: bentornato, vederlo giocare è sempre un piacere. La sua freddezza dagli undici metri non la scopriamo certo oggi, e nemmeno le sue immense qualità. Inevitabilmente cala nella ripresa, ma la Caronnese ha ritrovato il suo capitano.
Siani 6.5: si vede poco, ma quando si vede lo si ricorda. Giocata da urlo nel primo tempo che avrebbe potuto portare al raddoppio, e forse il gol l’avrebbe anche meritato, poi cala nella ripresa insieme a tutta la squadra (27′ st Becerri 6: con lui in campo la Caronnese torna lievemente ad alzare il baricentro).
Banfi 6: un altro dei “ragazzini terribili” della Caronnese. Si guadagna il penalty con l’esperienza di un veterano e nei primi minuti sembra indiavolato. Poi sparisce dalla partita e nella ripresa fatica davvero tanto.

Gatti 6.5: imposta la partita nel migliore dei modi e finché la benzina c’è la Caronnese rende; poi la squadra si spegne e arretra il baricentro ma regge. Chapeau per la dichiarazione finale in cui ammette la prestazione sottotono dei suoi.

Matteo Carraro

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