Beane: 6 Si spende in retroguardia, ma in attacco viaggia ancora a 3 cilindri e si nota solo coi punti della staffa che chiudono il match. Per stasera va ampiamente bene così.
Morse: 6,5 Prestazione ordinata e concreta da parte di Morse che non sfarfalla quasi mai se non in occasione di un ingenuo fallo in attacco nella terza frazione quando cerca di fermare l’aiuto difensivo sul compagno lanciato a canestro in maniera sin troppo evidente. Nel complesso è bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa.
Scola: 6 Nei primi due quarti soffre tremendamente il dinamismo di Happ facendo fatica a seguire i binari del lungo sassarese. Cresce di livello nella ripresa e si toglie lo sfizio di un imperioso rimbalzo offensivo con tanto di canestro segnato.

De Nicolao: 7 Disputa 10′ arrembanti in cui fa tutto assolutamente bene. Entra e mette a segno 4 punti in un amen nel primo quarto, dà pericolosità offensiva alla squadra e morde i garretti in difesa. Chiude con 4 rimbalzi e 2 assist una prova da leccarsi i baffi dimostrando di avere molto da dare in questo finale di stagione.
Ruzzier: 7,5 Non è fortunato al tiro con un paio di triple che escono per un nonnulla. In mezzo ci mette tanto del suo: le sue scorribande in area creano scompiglio nella difesa sarda e aprono spazi per i compagni, si prende le responsabilità quando è il momento di segnare e porta a casa il duello in chiave azzurra con Spissu. Non per niente è anche il migliore a livello di plus/minus in casa varesina.
Strautins: 6,5 Annulla Kruslin che cava poco più di un ragno dal buco in questa gara. Spuntato al tiro, ma fa male con le sue penetrazioni. Un pò penalizzato nel minutaggio per gli assetti piccoli scelti da Bulleri, ma porta il mattone alla causa biancorossa.

Egbunu: 6,5 Nel primo quarto viene portato a spasso da Bilan che lo trafigge sia in attacco che in difesa. Poi, però, capisce l’antifona e si riscatta nel corso della gara con punti, presenza sui giochi a due e rimbalzi (saranno 9 alla fine). In crescita.
Ferrero: 6,5 Il capitano sguazza alla perfezione negli assetti da battaglia pura proposti da Bulleri e si esalta un paio di volte dalla lunga distanza: ferale la tripla del 58-54 sul finire del terzo periodo cui segue l’assist per Morse nell’azione successiva. Prezioso.
Douglas: 8 Si conquista degnamente la palma del migliore anche per come si sacrifica in difesa negli assetti naniformi: spesso si trova accoppiato con Burnell cui concede una buona dozzina di centimetri, ma non molla mai il passo. Oltre a ciò martella come un mortaio il canestro di Sassari dalla lunga distanza e dispensa perle di saggezza – leggasi assist ben 7 – lungo tutto l’arco della gara. Energia pura.

Matteo Gallo

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