Poulter 6.5: sulla pulizia delle sue alzate qualche volta pecca un po’, ma la gestione è come sempre ottimale, provando a tenere calde tutte le sue bocche di fuoco nel corso di una sfida che diventa lunghissima. Sigla anche tre punti con un muro ed un ace.
Mingardi 6.5: è la più pimpante e soprattutto la più continua nel corso dei cinque set, è la garanzia a cui ci si appiglia anche nei momenti difficili. Non ha arrestato la sua crescita, sfoderando stasera anche una buona varietà di colpi e facendo spesso male, sarà per questo che è la più temuta. Mezzo punto in meno arriva perché proprio lei, sul finale, sbaglia un paio di attacchi che risulteranno fatali. I punti in totale sono 24 con il 31%, 3 muri ed un servizio che non lascia il segno ma che fa male.

Olivotto 6: ci mette un po’ ad ingranare e non riusciamo a vederla al top delle sue qualità, ma è comunque preziosa con 8 punti (25%) di cui 4 muri. Di palle a rete ne sporca tante, ma perde un po’ di lucidità nei momenti in cui deve colpire e spingere fino in fondo. In un paio di occasioni Musso la alterna con Herrera Blanco, ma non riesce a recuperare ossigeno. Molto bene, invece, il servizio spesso insidioso (1 ace).
Stevanovic 7: diciannove punti con il 56% in attacco (di cui 4 muri e un ace) la dicono lunga sul match della centrale numero quindici che anche questa sera non si tira mai indietro. La sua grinta ormai è un must, il farsi trovare pronta in ogni occasione anche, sarà forse per questo che alla fine della contesa è una di quelle con il volto più scuro. Non ci sta a perdere e farà di tutto per dare una mano alla squadra nel ribaltare la situazione.

Gray 6: partita del duplice volto per Gray che da un lato dimostra sempre di avere tra le mani il potenziale giusto per fare male, dall’altro, invece, un po’ inspiegabilmente, finisce col perdersi in un bicchiere d’acqua. 16 punti con il 41% in attacco, in ricezione è uno dei bersagli di Scandicci e si difende con il 41% di positiva e 19% di perfetta (1 muro), preservarla, talvolta, facendo subentrare Piccinini, è una mossa giusta, peccato che lei non riesca per ad essere pungente come ci si aspetti in prima linea. Per non chiudere anticipatamente la stagione ci sarà bisogno della miglior Gray in gara 2.
Piccinini 6.5: entra in più di un’occasione per dare fiato a Gray e rinforzare la seconda linea, lo fa con la solita classe e la solita freddezza che le valgono il 100% di positiva ed l’83% di perfetta, raccogliendo, idealmente, gli applausi di un palazzetto troppo vuoto.
Gennari 7: galvanizzata dal premio ricevuto dagli Adf che l’hanno menzionata come miglior farfalla della stagione, la capitana mette in campo una prestazione autoritaria, fatta di ottime difese (50% di positiva e 23% di perfetta) e di 12 punti complessivi (34%). Nei finali caldi c’è sempre, tie-break compreso, il rammarico al termine ma anche la lucidità nell’analizzare il match, serviranno per non alzare il piede dall’acceleratore.

Leonardi 7: un polpaccio dolorante, un colpo duro da una compagna nel corso del secondo set, ma Leonardi c’è, Leonardi c’è sempre. Dalle sue parti è difficile fare punto ed il 75% di positiva così come il 58% di perfetta, lo dimostrano. Nessuno vorrebbe mai trovarsela di fronte, Stysiak & co fanno di tutto per evitarla, ma quando pensi che sia fatta, compare all’ultimo e tiene in tutti i modi a galla quel pallone dando sempre grande sicurezza alle sue compagne.

Mariella Lamonica
(foto Alessandra Molinari)

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