Gentile 6: Continua nel suo lavoro da playmaker che lo limita visibilmente in attacco. Dopo le prime due gare nelle quali ha sfoggiato tutto il suo potenziale offensivo, entrando a referto con 24 e 31 punti, già nella gara con Cremona di domenica aveva messo in evidenza un cambio totale in questa statistica con 11 punti. I 7, con però 5 assist di stasera sono la prova di come Vertemati, in assenza di Kell, gli abbia chiesto più un lavoro di generosità e gestione del gioco che di cannoniere offensivo, limitando però così il miglior terminale offensivo del gruppo e si vede ampiamente.
Beane 5.5: Abulico, vive una gara in completa apnea. Soffre terribilmente l’accoppiamento con un indemoniato Logan e la storia non cambia nemmeno nel momento in cui si ritrova faccia a faccia con Clemmons. Cerca di dare energia in attacco con qualche penetrazione, ma soprattutto con il tiro da tre punti, come la tripla di fine primo quarto che manda avanti i biancorossi dimostra. Anche lui non sente propriamente il ruolo di playmaker e si nota, in attesa di rivedere qual portento difensivo che era lo scorso anno.
Sorokas 5.5: Qualche segnale in più rispetto alla gara di domenica con Cremona, anche grazie ai minuti in più che gli concede Vertemati, in un turnover ragionato in questa gara. Cerca di dare soluzioni offensive, replicando i movimenti soliti di Jalen Jones, ma gli manca ancora quell’incisività soprattutto a livello fisico che non gli permette di essere reattivo e letale come vorrebbe.

De Nicolao 6: Continua a crescere visibilmente in termini di forma fisica e di conseguenza anche a livello di gestione della gara e di presenza in campo. Dà energia difensiva e cerca soluzioni in azioni, facendo circolare molto bene la palla. Soffre ancora troppo l’accoppiamento con Logan, mentre non si trova male nei pochi minuti di zona che Vertemati decide di provare nei minuti finali. Sicuramente a livello di sensazioni lascia trasparire fiducia in vista della prima di campionato.
Wilson 6.5: parte benissimo, decisivo da tre punti con due bombe. Offre spunti interessanti in difesa, dove argina Gentile mettendoci fisico ed intensità. Nel secondo tempo della gara la mano gli si fa improvvisamente molto fredda, la palla inizia a non entrare e la fiducia si riduce al minimo per un giocatore come lui che vive della fase offensiva. Si riprende nei minuti finali, migliorando solo il proprio score a livello di percentuali, ma inutili ai fini del risultato finale, diventando comunque il migliore dei suoi a livello di punti segnati, con 18.
Egbunu 5.5: Serata no per il lungo nigeriano che si prende un turno di stop, dopo aver retto la baracca, soprattutto a livello difensivo, nelle ultime due uscite. Bloccato anche dal turnover che sia Vertemati che Cavina mettono in atto sotto il ferro, con tanti minuti per Caruso e Borra, non riesce mai ad entrare veramente nel match, dando l’idea di essere anche un po’ in debito d’ossigeno alla quarta partita in una settimana.

Ferrero 5.5: Non riesce ad accendere quella fiammella offensiva come gli era riuscito sia nella gara di andata proprio contro la Dinamo che domenica contro Cremona, dove il capitano biancorosso si era messo in mostra con giocate di alto profilo, sia da tre che in penetrazione. Cerca di dare il solito contributo in difesa, prima di venire trascinato anche lui nel turbine che caccia Varese anche a meno 20 nel terzo quarto.
Jones 5.5: Anche per lui come per Egbunu serata di stop dopo le fatiche delle tre partite precedenti. Limitato da due falli nel primo periodo, calca poco il parquet e nel terzo quarto, dove Varese si scioglie, non riesce a dare la scossa alla squadra. JJ denota per la prima volta da questo inizio di preparazione un calo fisico più che normale e fisiologico, per un giocatore che viene da 18 mesi davvero duri, ma in casa Openjobmetis i problemi sono ben altri, rispetto a questa prova del suo numero 22.
Caruso 6.5: Finalmente i primi segnali del vero Caruso con la maglia biancorossa. Vertemati gli dà più fiducia rispetto alle ultime due uscite, dove aveva fatto una toccata e fuga sul parquet dell’Enerxenia Arena e lui non la tradisce. Parte male perdendosi Gandini, ma poi recupera con buone giocate offensive, presenza in area e una difesa forte nel pitturato. Mette in mostra la qualità che ha nelle mani con un tiro gentilissimo dalla media, caratteristica non indifferente per un lungo come l’80% da 2 con cui conclude la gara mette in mostra. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma il talento è indiscusso per un giocatore che può essere una risorsa fondamentale in corso di stagione.

Alessandro Burin

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