Domenica 11 aprile si sarebbe dovuto disputare al “Franco Ossola” l’attesissimo derby Città di Varese-Legnano, ma a causa del Covid la partita è stata rinviata e di quella giornata è rimasta solo la nostra intervista doppia a Gazo e Luoni. Domenica 2 maggio alle ore 15.00 si potrà finalmente recuperare il match: il Legnano, a riposo da due settimane, farà visita ad un Varese che invece non si è mai fermato e arriva alla quinta partita in quindici giorni.

A presentare la sfida ci ha pensato direttamente il presidente del Legnano Giovanni Munafò che spera di godersi la quarta vittoria di fila targata lilla. Munafò ha risposto con grande entusiasmo alla nostra chiamata, spaziando dal derby di domenica alla situazione del suo Legnano, ma prima di tutto è voluto tornare sul post-partita dell’andata per chiarire definitivamente l’accaduto. Dopo il triplice fischio, infatti, c’erano stati momenti di tensione (dovuti anche all’adrenalina della gara) che avevano portato a qualche scintilla.

“È normale che io fossi arrabbiato per l’esito della partita – comincia Munafò – mentre loro erano al settimo cielo, ma voglio precisare che non ho nulla né contro il Varese, che al contrario rappresenta una parte importante del mio passato, né contro i dirigenti biancorossi con cui ho buonissimi rapporti. La terna arbitrale aveva chiesto di liberare l’area adiacente agli spogliatoi e così ho fatto, ma non mi sono certo permesso di cacciarli. Se poi dobbiamo parlare della partita in sé confermo quanto dissi allora: il possesso era nostro e i giocatori avversari avrebbero dovuto restituirci il pallone. Invece non l’hanno fatto e sul prosieguo dell’azione hanno segnato; è stato un gesto antisportivo che non mi è piaciuto ma, lo ribadisco, oltre a questo non è successo altro”.

Venendo all’attualità, come sta il Legnano dopo un paio di settimane di sosta?
“Il Legnano sta bene, è una squadra in salute e sfruttando questi giorni di riposo abbiamo recuperato i giocatori assenti per cui siamo pronti e carichi per la sfida di domenica”.

Dopo la beffa della sconfitta all’ultimo secondo nella gara d’andata c’è voglia di rivalsa?
“No, non parlerei di rivalsa né per il risultato dell’andata né per come è arrivato. Noi stiamo seguendo il nostro percorso di crescita e vogliamo trovare la continuità nei risultati; questo discorso esula dall’avversario in sé perché avrei detto le stesse cose anche se non avessimo dovuto affrontare il Varese. Detto questo, Varese-Legnano rappresenta indiscutibilmente una partita di cartello che meriterebbe ben altri palcoscenici e sarà importante per entrambe le squadre; mi auguro di essere io ad esultare al triplice fischio”.

Mister Sgrò ha lavorato parecchio sulla fase difensiva e nelle ultime tre uscite non avete subìto gol; che derby dobbiamo aspettarci?
“Sarà una partita difficilissima perché il Varese non merita quella classifica per il valore dei giocatori che ha: nonostante le sconfitte è una squadra combattiva, ben organizzata in tutti i reparti, e ha bisogno di punti per salvarsi. Io mi auguro innanzitutto di vedere una bella partita, sperando di vincere, all’insegna della sportività e della sana competizione. Purtroppo non sarà lo stesso giocare in uno stadio del genere senza pubblico anche se devo dire che è sempre una bella emozione tornarci dato che lì ho giocato con gli Allievi allenati da Ramella”.

In caso di vittoria il Legnano si porterebbe a -2 dai playoff con quattro scontri diretti (Pont Donnaz, Caronnese, Folgore Caratese e Sanremese) da giocare in casa. Fino a qualche mese fa i playoff sembravano un miraggio; quanto ci credete ora?
“Ci crediamo tanto. Il gruppo squadra, lo staff e la presidenza hanno trovato l’equilibrio che mancava: il vero Legnano è quello visto nelle ultime partite ed è nostro dovere credere nei playoff fino alla fine. Giocheremo questi scontri diretti al “Mari” e questo può rappresentare un minimo vantaggio, ma non dimentichiamo che dobbiamo far visita a squadra impegnate nella lotta per non retrocedere e sarà altrettanto difficile far punti”.

Contando domenica mancano nove partite; qual è l’obiettivo del Legnano? Realisticamente qual è la soglia punti minima che volete ottenere?
“L’obiettivo è ovviamente quello di raggiungere i playoff e se mi dicessero che per farlo basterebbero due vittorie e sette sconfitte firmerei subito. Scherzi a parte, con 27 punti a disposizione credo che facendone almeno 18 potremmo avere quasi la certezza di accedervi”.

La scalata del Legnano verso i playoff è arrivata dopo un inizio di campionato sicuramente non brillante. Cosa non ha funzionato?
“Tante cose non si sono combinate nel modo giusto, a partire dal fatto che parliamo di una stagione anomala a causa del Covid che già di suo ha portato tanta negatività. I tanti rinvii e gli infortuni non ci hanno permesso di trovare continuità e, inoltre, prima c’era una metodologia di gioco diversa rispetto a quella che c’è adesso. Direi che il nostro avvio a singhiozzo è stato dettato da tante combinazioni anche se ora, per quanto nel calcio non esista una regola fissa, abbiamo trovato la giusta quadra”.

L’intesa con mister Sgrò è sbocciata subito: cosa ha portato il suo arrivo alla squadra?
“Parliamo di un allenatore esperto e davvero in gamba. Ha portato serenità. idee di gioco diverse e una certa tranquillità all’interno dello spogliatoio; non che prima non ci fosse, sia chiaro, ma ha saputo trovare la ricetta giusta per questa squadra e ora stanno arrivando anche i risultati”.

Alla luce di ciò ci sono dei rimpianti per aver perso terreno nei primi mesi del campionato?
“I rimpianti ci sono perché stiamo dimostrando di potercela giocare alla pari con tutti. A parte contro Castellanzese e Caronnese nel girone d’andata, non abbiamo mai perso con risultati eclatanti ma sempre a causa di episodi girati nel modo sbagliati. Credo comunque che qualsiasi altro presidente possa dire lo stesso, per cui bisogna accettare il verdetto della classifica ed essere concreti e realisti: qualche errore è stato fatto, l’abbiamo corretto e ora abbiamo trovato quella serenità di cui avevamo bisogno”.

Tra l’altro mister Sgrò aveva detto Legnano è una delle piazze più importanti, calde e prestigiose della Serie D, al punto che la presenza dei tifosi si avverte anche con lo stadio chiuso; per cui, in conclusione, c’è un messaggio che vuole dare ai tifosi?
“Ai tifosi chiedo di starci sempre vicino. Purtroppo è stata una stagione storta da questo punto di vista ma voglio ringraziarli perché hanno sottoscritto un abbonamento senza poterne usufruire appieno e mi auguro che contro la Sanremese possano tornare in tribuna. C’è però un messaggio che voglio lanciare direttamente: prometto che faremo di tutto affinché il Legnano possa raggiungere i playoff e riuscire a disputarli al “Mari” davanti ai propri tifosi”.

Matteo Carraro

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