Legnano brilla, a tratti. Legnano abbaglia, a tratti. Legnano incanta, a tratti. Per ora questi “tratti” bastano e avanzano per domare una squadra di fascia inferiore come Oleggio, per regalare spettacolo e, soprattutto, mantenere immacolata la casellina delle “L”in classifica, un risultato forse insperato alla vigilia del campionato. Ma, tant’è, con Legnano che spinta da giocatori di indubbia classe – Marino, Casini, Bianchi, Terenzi -, e da giovanotti in grado di dispensare incredibile energia, vola e, più di tutto, merita il primato anche in una giornata in cui il fatturato scende sotto il 50% dal campo (47.1) e la continuità non è magari quella perfetta e sognata dallo staff tecnico legnanese.
Legnano apre la gara con Marino, Terenzi, Solaroli, Bianchi, Cepic. Oleggio risponde con De Ros, Del Debbio, Giampieri, Maresca, Riva e parte a razzo bombardando il canestro da ogni posizione da tre punti con grandissima confidenza, come se i “ferri” del PalaBorsani fossero i suoi: 12-22 al 5′ con 4 triple all’attivo, peraltro agevolate da una difesa non esattamente reattiva. L’ovvio time-out con successiva sfuriata di coach Eliantonio svegliano i biancorossi che dietro alzano l’aggressività e migliorano le rotazioni, mentre in attacco lavorano bene sulle due dimensioni. Sul perimetro si vedono Terenzi e Casini, mentre in area cresce man mano la presenza di Bianchi. Tutti elementi preziosi per costruire il parziale, 15 a 2, che ribalta il punteggio proprio sulla sirena del primo quarto: 27-24.
Girata la boa dei primi dieci minuti la gara perde stranamente smalto, con percentuali nettamente in discesa (Legnano 6/23, Oleggio 7/17) e ritmo passando a una pallacanestro in metà campo perfetta per esaltare le qualità di Sebastiano Bianchi assolutamente dominate sia in penetrazione che a rimbalzo. Seba realizza quasi la metà dei punti dei suoi e di fatto consente a Legnano di mantenere un vantaggio costante tra i 4 e gli 8 punti con Oleggio che, invece, senza gioco interno e con poche spunti al ferro chiude il primo tempo sotto (45-39) e zero (zero…) viaggi in lunetta contro l’11 su 16 di Legnano: un dato che aiuta a scavare la leggera differenza tra le due formazioni alla pausa lunga.
Alla ripresa del gioco Legnano parte subito con le marce alte, specialmente in difesa e da tre recuperi consecutivi nella metà campo parte il mini-break (7-0) che “apre” un nuovo allungo dei Knights: 52-39 al 23°. A questo punto dopo qualche minuto oggettivamente bolso sale in cattedra Juan Marcos Casini. L’argentino con le sue giocate professorali respinge la presenza dell’oleggese Negri, bravo a trovare spazio sotto canestro e tiene avanti Legnano: 66-52 al 30°.
I Knights avviano l’ultimo periodo in fotocopia del terzo ovvero alcune buone difese che fruttano contropiedi e tiri aperti per il +20 (74-54 al 33°) poi, da qui in avanti, è oggettivamente caos e neanche tanto organizzato con tiri fuori ritmo e scelte poco brillanti. Ma, cosa vuoi, ormai la partita è ghiaccio (76-65 al 38°) e Legnano, gigioneggiando, chiude comunque in totale controllo centrando la cinquina.
I COMMENTI
Prima qualche tirata d’orecchie, poi le carezze. Riccardo Eliantonio, coach di Legnano Basket, attacca così la sua analisi del match giocato e vinto contro Oleggio: “Abbiamo avuto un pessimo approccio al match e – dice Eliantonio -, un avvio abbastanza “addormentato” e poco reattivo che ha permesso ai piemontesi di comandare le fase iniziali della gara e di disputare un eccellente primo quarto, peraltro sostenuto da un buonissimo 4/7 da 3 punti. Noi abbiamo impiegato diversi minuti per carburare ma quando siamo entrati nel ritmo giusto della gara, cambiando anche un paio di scelte difensive, non ne abbiamo più mollato le redini. La vera svolta però è stata propiziata dal cambio di passo, soprattutto difensivo, nel terzo periodo in cui siamo stati bravi nell’alzare intensità, attenzione e concentrazione sui due lati del campo. Così, prima un 7-0, poi un paio di altre accelerazioni ci hanno consentito di mettere la freccia e allungare fino al +20. A quel punto però, abbiamo staccato la spina rientrando virtualmente in spogliatoio 8 minuti prima della sirena finale. Questo errore, che si ripropone per la terza volta, mi fa abbastanza arrabbiare ed è il segnale che in allenamento dobbiamo fare ancora di più e ancora meglio per tenere alta la mentalità e la determinazione”.
3GE Legnano- Oleggio 82-72
3GE: Leardini 4, Ferrario L. ne, Cepic 6, Casini 13,Roveda ne, Bianchi 25, Marino 12, Solaroli 6, Ferrario A. ne, Bassani ne, Pisoni ne, Terenzi 18. Allenatore: Eliantonio
OLEGGIO: Negri 11, Maresca 7, Riva 14, De Ros 18, Ballarin, Acconito, Palestra ne, Del Debbio 7, Romano, Temporali ne, Seck 4, Giampieri 11. Allenatore: Pastorello
Massimo Turconi