Si avvicina l’ottavo turno di campionato LBA che vedrà la Openjobmetis Varese impegnata sul difficilissimo parquet dell’Allianz Pallacanestro Trieste. I giuliani sono una delle squadre più in forma del campionato, come il terzo posto in classifica a 10 punti e le ultime 3 vittorie consecutive dimostrano, per una squadra che, dopo i playoff dello scorso anno, punta molto in alto in questo campionato.

Mercato di altissimo livello ed una squadra solida, fisica e talentuosa quella nelle mani del nuovo coach Franco Ciani che ha preso il posto di Dalmasson in estate. Di questo gruppo fa parte una vecchia conoscenza di Varese, Adrian Banks, uno degli eroi dell’anno degli Indimenticabili ed indissolubilmente legato ai biancorossi ed alla Città Giardino con cui si è consacrato nel grande basket nazionale.
La guardia americana, che oggi viaggia a 14,7 punti di media, ha lasciato un segno indelebile a Varese e in tutti i tifosi biancorossi. E il giocatore stesso non considera la Openjobmetis come un’avversaria, ma una seconda famiglia.

Quali emozioni proverai nell’incontrare Varese domenica sera?
“Sicuramente proverò le stesse emozioni di quando si va a fare una visita a un familiare. Per me Varese è una città ed una squadra che occupa un posto speciale nel mio cuore”.

Qual è il ricordo più bello che ti porti dentro della tua esperienza varesina?
“Il mio primo anno in Italia è stato molto importante. A parte il lato sportivo, dove con Varese abbiamo fatto grandi cose, dal punto di vista di vita umana è stato importantissimo. Non mi tengo stretto un ricordo in particolare, quanto il fatto di aver imparato la cultura, essere cresciuto e diventato parte della realtà italiana sentendomi a mio agio”.

Mentre il rimpianto più grande qual è?
“Detto in maniera onesta, non ho nessun rimpianto anche se mi sarebbe piaciuto vincere il campionato l’anno con coach Vitucci in panchina per portare un titolo che da molto mancava a Varese e che avrebbe dato gioia e felicità non solo a noi ma soprattutto a tutta la città ed ai tifosi”.

Vista da fuori, quali possono essere i problemi della Varese di oggi a tuo parere?
“E’ difficile dirlo. Vedo la situazione dall’esterno ed entrare del merito dei problemi di una squadra quando non ci sei dentro è sempre complicato e non mi sento sinceramente in grado di giudicare il momento da esterno”.

Quest’estate hai scelto di trasferirti a Trieste, come mai hai preso questa decisione?
“Cercavo una squadra che mi volesse veramente ed in maniera forte e soprattutto ho ritrovato un ambiente con facce e persone conosciute che mi stanno permettendo di esprimermi già su buoni livelli, nonostante sia arrivato da poco. L’ambientamento è stato ottimo e sono felice della scelta fatta”.

Ma è vero che questa estate hai avuto dei contatti con Varese per un possibile ritorno?
“Sì, ci siamo parlati però in quel momento ero orientato a tornare in Israele e provare una nuova esperienza in un campionato che mi ha dato molto e non se n’è più fatto nulla. Poi è arrivata la proposta di Trieste ed oggi sono qui”.

Andando sulla gara di domenica, che partita ti aspetti?
“Non è mai facile vincere e giocare contro Varese. Questo a maggior ragione quando si incontra una squadra che ha avuto un inizio difficile e vorrà riscattarsi. Sarà dunque una gara molto difficile. E’ solo questione di tempo prima che i biancorossi riescano a trovare una bella vittoria risollevandosi. Mi auguro solo che ciò non avvenga questa domenica”.

Alessandro Burin

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