E’ stato l’uomo simbolo del rilancio varesino in questa stagione, il giocatore che ha cambiato le carte in gioco e ha ribaltato le sorti di Varese: Michele Ruzzier. Il play triestino, grazie ad una seconda parte d’annata da vero leader in campo, con i gradi di play titolare di Serie A, ha condotto la Openjobmetis alla salvezza, alzando notevolmente le sue prestazioni. Il giocatore impacciato ed impaurito di inizio anno ha lasciato il posto ad un playmaker di primo livello, il cervello vero e proprio dei biancorossi.
Perno principale della doppia fase dell’ex coach Bulleri, Ruzzier ha saputo trarre proprio dall’ex playmaker di Treviso il meglio e in campo si è visto come, sia in termini di punti che soprattutto di assist, di gestione della palla, di scelte, di peso specifico nel gruppo, il giocatore friulano sia maturato e cresciuto.

La maturazione non è passata inosservata agli occhi del coach azzurro Meo Sacchetti, colui che per primo ha creduto in Ruzzier a Cremona, lo ha cresciuto cestisticamente e ne ha consacrato l’esplosione che lo ha portato a Varese.
Ora lo premia con la convocazione per il ritiro Pre Olimpico di Pinzolo e Carisolo, che si svolgerà dal 5 al 13 giugno in attesa del torneo di Belgrado che andrà in scena dal 29 giugno al 4 luglio.
Una chiamata che riempie d’orgoglio Ruzzier e tutta Varese, consapevole di avere tra le mani un cervello di gioco finissimo e da cui ripartire per fare grandi cose.

Alessandro Burin

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