Il calciomercato di questa particolare estate racconta tante storie, alcune più ciniche altre quasi irrilevanti, ed altre ancora fatte del giusto mix di emozioni e nostalgia. Il capitolo covid che in questi due anni ha colpito tutto il mondo ha visto anche tante squadre del calcio dilettanti e tanti ragazzi non esprimersi come avrebbero voluto, non condividere campi, esperienze, spogliatoi, sudore, sconfitte e vittorie come tanto agognato e vissuto negli anni in cui c’era più leggerezza e meno restrizioni.
Tra queste storie c’è quella che ha visto Stefano Ambrosetti, portiere classe 97, ed il Luino, legarsi giusto un paio di stagioni fa, quando i rossoblù vinsero la seconda categoria (stagione interrotta ndr) e tornarono a godersi la prima. Una prima rivissuta per troppo poco insieme visto che dopo tre giornate la nuova ondata covid aveva spinto ancora una volta i calciatori dilettanti ai margini.
Ora sarebbe stato il momento di gettare nuovo cemento e ripartire dalle fondamenta di un campionato che, si spera, possa essere completo, se non che ti ritrovi a fare i conti con il futuro e con quello che oltre il calcio si sta costruendo, ricordandosi che nella vita c’è molto altro. Stefano Ambrosetti prenderà un volo per la Spagna dove andrà a completare i suoi studi, la società rossoblù lo vedrà varcare i cancelli del proprio stadio lasciando uno spiraglio sempre aperto: “Ci sono ragazzi che dimostrano di essere degli ottimi giocatori e dei grandi uomini, – ha commentato il ds Cracas – Stefano con noi è stato esemplare, ha dimostrato tanto e lo avrebbe certamente fatto anche nella prossima annata, si è prodigato allenando anche i bambini, si è messo a disposizione di una realtà che a lui aveva affidato le chiavi della porta della prima squadra e non solo, a nome mio e di tutta la società voglio ringraziare Stefano per l’impegno e la serietà dimostrata, augurandogli un futuro ricco di successi e ribadendo che Luino sarà sempre casa sua“.
Mariella Lamonica
