Il giorno più brutto per tutti i tifosi juventini e per tutti coloro che amano il calcio. All’età di 92 si è spento il presidentissimo bianconero, Giampiero Boniperti, a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo compleanno il 4 luglio, che coincide anche con la festa dell’indipendenza americana.
Un lutto fortissimo per tutto il popolo a strisce bianconere e anche peer tutto il mondo del calcio che perde una delle figure più rappresentative della storia juventina.
Pensare a Giampiero Boniperti significa pensare alla Juventus, non fosse altro perché il celebre motto “Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta” simbolo di una squadra, di una famiglia, amato e difeso dai propri tifosi ed odiato, sportivamente parlando, da quelli avversari è suo.
Boniperti è stato l’uomo che ha indicato forse più di chiunque altro lo stile Juve, che tanto spesso si sente raccontare da chi passa per la società bianconera.
Classe, eleganza, aplomb, capacità di incutere timore reverenziale alla sola presenza ed autorità immensa, racchiuse in uno sguardo dagli occhi azzurri ed in poche parole, con cui il Boniperti presidente chiudeva i contratti nelle stanze dirigenziali.
Grandissimo giocatore, che collezionò ben 459 presenze con la casacca bianconera, condite da 179 gol e 7 trofei.
Fece ancora meglio da presidente, con 1076 partite e 18 titoli, uno dei più vincenti della storia Juventina.
Fu il tramite della rinascita calcistica post bellica, padre di un calcio che oggi non c’è più e che spesso rimpiangiamo, vedendo come questo sport sia divenuto sempre più business e sempre meno emozione, in quel concetto di attaccamento alla maglia che Boniperti, più di tanti altri, ha saputo indicare e dimostrare non a parole, ma con i fatti.
Quando nel 2011, durante l’inaugurazione dello Juventus stadium si sedette su quella panchina da cui nacque tutto nel lontano 1897, al fianco di Alessandro Del Piero, per un popolo intero fu l’immagine più forte ed iconica di quella storie a strisce che rappresenta la società più vincente d’italia, che Boniperti ha contribuito in maniera fattuale a creare, ad istituire ed a rendere unica nel suo genere.
Da oggi la sua stella non brillerà più solo sul pavimento dello stadio ma anche in cielo, rimanendo punto di riferimento per tutti coloro che amano la Juventus e che vogliono capire cosa sia.
Buon viaggio.
Alessandro Burin