La possibilità di riprendere l’attività individuale ha incoraggiato la ripartenza anche in casa Polisportiva Magister Sport Barasso, una delle tante realtà sportive legate al calcio giovanile del nostro territorio che ha deciso di ricominciare a lavorare sul campo seguendo tutte le norme in vigore per garantire la massima sicurezza ai piccoli atleti e agli allenatori stessi. Così da sabato 13 febbraio dai Primi Calci ai Progetto Bimbo, dai Pulcini agli Esordienti hanno ripreso a varcare i cancelli della struttura, felici di tornare finalmente ad incontrarsi con i compagni di squadra e di riassaporare il piacere di correre su una superficie verde.
Ad aspettarli, uno degli uomini di campo per eccellenza della nostra provincia: Marco Caccianiga. “L’aspetto positivo di questa situazione è che abbiamo potuto riprendere, abbiamo ricomposto le squadre e dato l’idea ai bambini che ci possiamo allenare di nuovo – spiega -. Il problema, però, è che quello che al momento possiamo fare è una sorta di lezione di educazione fisica con il pallone, non il calcio come lo conosciamo tutti. Da un punto di vista tecnico, un ragazzino va in una società di calcio perchè vuole giocare a calcio, ma ora non si può. Cerchiamo comunque di mantenere alta la motivazione, anche se è innegabile che senza la componente agonistica viene un po’ a mancare. Dobbiamo in ogni caso vedere il lato positivo e aver ripreso l’attività e aver coinvolto ancora tutti i nostri bambini e ragazzi è un buon punto di partenza. Ora aspettiamo tempi migliori per tornare a giocare al pallone”.
Concretamente, la Polisportiva Magister Sport Barasso ha previsto due allenamenti alla settimana per ogni gruppo. Uno infrasettimanale dopo le ore 17 e uno al sabato in modo che non ci siano sovrapposizioni. “Andremo avanti così fino al mese di luglio compreso perchè ci sembra giusto recuperare il tempo perso e perchè speriamo vivamente che, come l’anno scorso, d’estate il virus perda un po’ la sua forza e si possano allargare le maglie dal punto di vista della gestione dello sport. Chissà che non ci sarà permesso fare la partitella che i bambini in questo momento ci chiedono con insistenza”.
Nonostante le regole e i timori, la risposta dei piccoli atleti e delle famiglie è stata entusiasta. “Si sono presentati praticamente tutti e questo ci ha fatto molto piacere perchè è segno di attaccamento alla società – continua Caccianiga -. Non siamo mai stati troppo convinti di svolgere gli allenamenti di calcio in DAD, da remoto. Non l’abbiamo fatto, ma abbiamo preferito creare dei video motivazionali che invitavano a svolgere delle attività da soli o con i genitori. Lo sport è coinvolgimento, presenza, linguaggio del corpo, enfasi, contatto e tutto ciò si può avere solo sul campo, non dietro a un video”.
Caccianiga conclude con una nota amara: “Questa pandemia ha dimostrato che lo sport è importante solo nei convegni e prima delle elezioni. Non c’è stata una regia che abbia salvaguardato molte società e molti ragazzi. Lo sport non è mai al primo posto, non è mai una reale priorità e quest’anno chi ci governa l’ha dimostrato. E’ una situazione difficile, non lo nego, ma sono convinto che si potesse agire in un altro modo e non chiudere ad esempio piscine e palestre. Ci tengo allo sport e credo si sarebbe potuto fare di più e meglio”.
Se sui campi a 5 e a 7 del Magister di Barasso i bambini hanno ripreso a scorrazzare, Fabio Rovrena ha allestito in totale quattro campi da padel, due interni e due esterni. Insieme al tennis, il padel è l’unica attività fisica che si può svolgere senza restrizioni e molti gruppi di amici e colleghi, al posto del calcetto, hanno cominciato a praticarlo e in questa fase ha letteralmente salvato tanti centri sportivi. “Siamo contenti di come sta andando – spiega Rovrena -. Il padel sta prendendo piede ed è una possibilità in più per fare movimento a qualsiasi età”.
Laura Paganini