Con il passaggio alla zona gialla è arrivato anche il via libera per le società di svolgere gli allenamenti individuali. Se da una parte c’è chi ha optato per un no categorico, dall’altra c’è chi ha colto l’opportunità per riprendere ed è in quest’ultima direzione che si è orientata la Malnatese. Per i ragazzi di Malnate gli allenamenti sono iniziati lunedì e come ci ha detto il presidente Marco Bernasconi l’inizio è stato un successo: “Assodato il fatto che il campionato della prima squadra ormai non riprenderà più, fatto salvo qualche torneo, nel settore giovanile c’è stata una grossa adesione, anche a queste condizioni.
Il primo giorno di allenamenti il 90% era presente e, al di là della richiesta, abbiamo ascoltato la volontà dei ragazzi”.

Con queste temperature e l’impossibilità di utilizzare le docce, sorge spontanea la domanda se sia davvero sensato riprendere e se questo non costituisca un problema: “Onestamente lo pensavo pure io – risponde il presidente – ma a quanto pare i genitori sono d’accordo. È anche vero che i nostri iscritti risiedono per il 95% a Malnate e nessuno ha più di cinque minuti di strada. Anche per questo fattore abbiamo deciso di non far ripartire la prima squadra e la Juniores, perché, essendo più grandi, possono venire da lontano”.

Bernasconi spiega come si stanno svolgendo gli allenamenti in rispetto del distanziamento: “Stiamo mettendo in pratica il programma stabilito per gli allenamenti di ottobre e abbiamo ripreso con più spazio a disposizione. Ogni giorno c’è una squadra che ha per sé una metà campo, quindi dai 15/18 ragazzi per metà campo con circa 25 mq a testa. Svolgono esercizi individuali, non c’è assolutamente contatto, gli spogliatoi sono chiusi e abbiamo attrezzato le panchine con dei ganci così che possono appendere le loro cose. Proviamo ad inventarci qualcosa”.

Allenamenti sul campo che sono stati preceduti da mesi di allenamenti online dove gli allenatori hanno distribuito ai ragazzi dei programmi da svolgere e una volta a settimana si trovavano virtualmente per scambiarsi idee e opinioni: “Adesso vedremo se hanno svolto questi esercizi. Per i bambini è stato difficile questo periodo, quelli più grandicelli magari si incontravano al parco e facevano la loro partitella ma i più piccoli no, ed è stata più dura per loro”.

“Toccando ferro che la situazione rimanga così o migliori faremo qualche torneo – commenta Bernasconi, proiettato già verso i prossimi mesi –. Siamo ripartiti ora in virtù del fatto che dopo Pasqua, speriamo, si possano fare dei tornei, rispettando le dovute regole. Faremo come l’estate scorsa, usando il campo in via Milano perché a giugno in quello di via Gasparotto scaveranno per il sintetico”.

Infine, il presidente si esprime su quest’anno che abbiamo vissuto: “La sicurezza viene prima di tutto. È stata una bella mazzata per tutti saltare un anno e stare fermi. Non discuto le decisioni ma che ci lascino sperare che nei prossimi mesi si possa fare qualcosa che sia davvero calcio perché vedere il ragazzino che passa la palla così da lontano al compagno non è calcio, certo loro sono contenti perché si rivedono e stanno in campo però è triste così”.

Roberta Sgarriglia

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