Si sa, di questi tempi manca tantissimo l’attività di base. Manca il contatto, la possibilità di andare in palestra e, per i ragazzi, anche poter semplicemente fare l’ora di educazione fisica. E’ così che nasce l’idea di coniugare il vissuto di uno sportivo con l’attività di tutti i giorni a scuola. Trait d’union la solita, vulcanica Gallarate che per mezzo dei due sempre attivi Marco Pirovano e Matteo Rizzo hanno organizzato di concerto con l’insegnante Silvia Bossi l’appuntamento che si è tenuto l’altra settimana presso l’Istituto Comprensivo di Castronno scuola “De Amicis”, scuola secondaria. Ovviamente, per via delle regole Covid che non permettono l’ingresso di estranei nei plessi scolastici, l’incontro è avvenuto a distanza tra gli studenti che erano in classe mentre Acker era collegato da remoto.

L’idea di permettere ai ragazzi di 13/14 anni di conoscere atleti di alto livello che sono riusciti ad arrivare nello sport che conta era l’idea di base cui si è aggiunta anche l’esperienza di dialogare completamente in inglese con il giocatore del BBG Gallarate prossimo alla partenza della C Gold.
“Lui è molto bravo e i ragazzi erano emozionati di parlare con un giocatore che aveva conosciuto Kobe Bryant, idolo di molti di loro – afferma Silvia Bossi – E’ stato un incontro che ha dato molto ai ragazzi e di questo devo ringraziare la società gallaratese e lo stesso Acker. Fra l’altro, tifa anche Juve…”.Altra lodevole iniziativa dell’HUB gallaratese che contribuisce a tenere vivo l’interesse verso la pallacanestro in un momento in cui non si può nemmeno andare a palazzo.

Intanto, per quanto riguarda la serie C Gold, nella giornata di ieri è uscita la composizione dei gironi che vedrà il BBG impegnato nel girone prettamente varesino insieme a Legnano, Varese Academy, Valceresio, Gazzada, Saronno, Milano3 e Mortara. Inizio previsto nel weekend del 6/7 marzo con il calendario ancora in via di definizione. Organizzazione a puntino per arrivare pronti all’esordio: tampone a tutti una volta alla settimana dalle giovanili fino alla prima squadra, la struttura viene sanificata regolarmente ed è escluso qualsiasi contatto fra i gruppi. Presente anche un ulteriore regolamento interno da rispettare al fine di ridurre ancora di più il rischio di contagio.
Insomma, la voglia di basket è alta: manca poco all’inizio.

Matteo Gallo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui