Insieme ai neroverdi della Castanese, l’altro club milanese rimasto nel girone A è il Milano City. Qualche mese fa, l’avvio di stagione era stato un po’ difficoltoso per i biancorossi, che potendo ora contare su una rosa perfettamente integra e completa sono a maggior ragione una delle formazioni più temute dagli avversari. Il fischio d’inizio dell’11 aprile li vedrà schierati sul campo di Sesto Calende, dopodiché ospiteranno la Vergiatese la domenica successiva, approderanno a Gavirate alla sesta giornata, dopo il turno di riposo, e concluderanno la stagione con la partita casalinga contro la Varesina. Commenta per noi il calendario, il format e questi ultimi giorni di preparazione il Mister e Direttore Sportivo Antonio Aiello.
Cosa pensa di questo format di campionato?
“Non sarà un campionato ma un torneo con un livello di difficoltà molto alto perché non ti puoi permettere di sbagliare e di fare troppi passi falsi. Giocando solo dieci partite, tutto può cambiare molto velocemente e chi ha qualche ambizione in più deve stare molto attento”.
Come state affrontando questi giorni di preparazione?
“Stiamo lavorando da diverso tempo tutti i pomeriggi e anche il sabato mattina perché la nostra mentalità e questa e cerchiamo di fare il meglio possibile. Anche prima di poterci allenare in gruppo, i ragazzi si sono sempre preparati per conto proprio o con qualcuno che li seguiva”.
La società è intervenuta sul mercato?
“Abbiamo rinforzato la squadra in modo molto importante inserendo otto giocatori provenienti da campionati del Centro e Sud Italia e dall’estero. La rosa è cambiata tanto. All’inizio quando eravamo ripartiti ci mancava qualche elemento per infortunio, mentre con altri che arrivavano da campionati esteri c’erano state delle difficoltà di tesseramento. Ora invece siamo al completo, in 26 compresi i portieri. I nostri giocatorisono rimasti tutti quanti qua, nonostante avessero ricevuto delle proposte dalla Serie D, perché hanno sposato questo progetto, che dovrebbe essere molto interessante e stimolante. Siamo contenti di averli con noi e prestovedremo come andrà, mantenendo sempre un profilo basso”.
Che stagione sarà per il Milano City? Qual è il vostro obiettivo?
“Il nostro obiettivo è provare a vincere e salire di categoria. È un campionato con un grande punto di domanda per quanto riguarda la condizione atletica e bisogna vedere chi riuscirà a tenerla e a non avere infortuni. Secondo me, ci sono sicuramente 4/5 squadre di buon livello, come Olginatese, Vergiatese, Ardor Lazzate e Varesina, e lo dico senza voler togliere nulla alle altre, perché sono convinto che nessuno regalerà niente”.
Come si interpreta un campionato di questo tipo?
“Quello che ci interessa è stare bene al 100% e giocare ogni partita come se fosse l’ultima, come uno spareggio contro qualsiasi squadra da incontrare, per poi tirare le somme alla fine. Il margine di errore è veramente basso e se due partite vanno male, sei già tagliato fuori. Bisogna preparare le gare come se si giocasse un torneo: più se ne vincono, più si sale in classifica. È normale che se dopo quattro giornate non hai almeno 10 punti, diventa difficile pensare di recuperare perché ci sono molte squadre toste. Poi noi giocheremo l’ultima in casa casa contro la Varesina, che potrebbe essere o una cosa ininfluente, nel caso in cui tutto siaormai deciso, o uno scontro importante. Per come lo interpreto io, il calendario va abbastanza bene e non abbiamo niente di cui lamentarci. L’unica cosa è che si pensava di giocare almeno andata e ritorno, ma è stata presa questa decisione per i motivi che tutti noi conosciamo, per lasciare spazio a eventuali recuperi e perchiudere tutto entro la fine di giugno. Non c’erano alternative e abbiamo dovuto accettare questo format, ma ci divertiremo anche così. È comunque una possibilità in più, perché magari ci sono società che da anni provano a salire in D e dopo tanti investimenti non ci sono ancora riuscite, invece con questo campionato tutte le squadre potranno giocarsela in dieci partite”.
Silvia Alabardi