Nicolò Martinenghi, splendido bis d’argento individuale iridato. Dopo il secondo posto ottenuto nei 100 rana, “Tete” si prende un argento anche nei 50 rana che, per un soffio, non è stato oro. Nuota infatti in 25”55 ad appena due centesimi dallo statunitense Nick Fink che si mette al collo l’oro in 25”53. Terzo è il brasiliano Joao Gomes Junior in 25”80.

La gara del campione di Azzate è stata una lotta agguerrita con Fink. I due rimangono appaiati fino all’ultimo e a prevalere è stato l’avversario di Martinenghi che, forse, è arrivato un po’ lungo alla piastra. Giù dal podio clamorosamente il bielorusso Ilya Shymanovich, grande favorito della vigilia e primatista del mondo ma vittima di una brutta partenza che gli ha reso impossibile recuperare lo svantaggio accumulato (quarto posto finale per lui).
“Peccato per questi due centesimi, ma ho dato veramente tutto quello che avevo – commenta Martinenghi -. Nei 50 sono spesso piccoli i dettagli a fare la differenza. Va benissimo così comunque. E’ un bellissimo argento“.

Ma la super giornata conclusiva dell’allievo di Pedoja ai Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi non termina qui, oltre ai due bronzi nella 4×50 mista maschile e nella 4×50 mista mixed conquistati nei giorni scorsi, Martinenghi si mette al collo anche l’oro nella 4×100 mista maschile. La staffetta azzurra ha dimostrato di essere insuperabile e ha nuotato in 3’19”76, ossia ad appena sei decimi dal record del mondo che la Russia detiene dal 2009 e demolendo di cinque secondi il record nazionale.
Lorenzo Mora a dorso ha ben figurato lasciando il testimone all’ottima rana di Nicolò Martinenghi (55”94); Matteo Rivolta, fresco campione del mondo nei 100 farfalla, è stato superlativo nella farfalla (48”43) e Alessandro Miressi ha completato l’opera nello stile (45”05). Secondi gli Stati Uniti (3’20”50) e terza la Russia (3’20”65).

Laura Paganini
(foto Giorgio Perottino / Deepbluemedia)

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