La quarta giornata dei Mondiali in vasca corta di Abu Dhabi regala un medagliere da record (3-4-4) per l’Italnuoto che non aveva mai vinto tre ori in un’edizione iridata e punta al maggior numero di medaglie conquistato a Shanghai nel 2006 (2-7-3). Oggi a conquistare una medaglia è la 4×50 stile libero maschile (oro), Lorenzo Mora nei 50 dorso (argento) e Thomas Ceccon nei 100 misti (bronzo).
Delusione invece per la bustocca Arianna Castiglioni nei 100 rana. Dopo la squalifica nei 50 rana per gambata irregolare, l’atleta che al termine di questa rassegna iridata si separerà da coach Gianni Leoni incappa in un’altra squalifica ed esce dall’acqua con lacrime di delusione miste a rassegnazione. “Mai mi era successa una cosa simile. Nei 50 posso esser d’accordo di aver sgambato all’arrivo ma oggi sono arrivata corta senza far uscire le gambe fuori. All’inizio mi avevano ridato il tempo, poi di nuovo squalificata. Mi sembra tutto assurdo, quasi una persecuzione” commenta la 24enne. Purtroppo il sistema VAR non ammette repliche. Lo staff azzurro in seguito, raggiunta la sala controllo, prenderà atto della gambata a delfino in arrivo (la prima volta in virata) dell’azzurra che certifica l’esclusione.
Continua invece il momento d’oro di Matteo Rivolta (in foto in alto) che, dopo il meraviglioso oro nei 100 farfalla, si qualifica anche per la finale dei 50 farfalla, confermandosi velocista doc. Il 30enne di Arconate che si allena con Marco Pedoja, tecnico anche di Nicolò Martinenghi (l’azzatese sarà di nuovo in vasca domani), tocca in 22”20 che vale il quarto crono d’ingresso, ad appena sei centesimi dal suo record italiano di 22”14 stampato a Kazan per l’argento europeo. “Sono contento di poter competere in un’altra finale mondiale. L’affronterò con meno stress rispetto a quella di ieri. L’oro mi ha tolto un bel peso e trasmesso ancora più fiducia”. Il più veloce è l’ungherese Szebasztian Szabo in 22”11, eliminato l’altro azzurro Thomas Ceccon.
L.P.