È finita nel modo peggiore, con una sconfitta in semifinale al “Franco Ossola” davanti al proprio pubblico. È finita ad un passo dal sogno, quando il Silver Bowl di Piacenza sembrava ormai cosa fatta. È finita sul più bello la stagione degli Skorpions Varese, perché questa squadra aveva ancora voglia di stupire.
La vittoria dei Vipers Modena lo scorso sabato sa di beffa per il popolo grigiorosso, dato che il risultato maturato sul campo sembra frutto più dei demeriti Skorpions che dei meriti degli avversari. Sia chiaro, nessuno mette in discussione il valore dei modenesi e se sono arrivati alla finale di Piacenza un motivo c’è: l’attacco Vipers è stato infallibile nei momenti più importanti e la difesa si è rivelata a tratti davvero impenetrabile. A festeggiare, giustamente, sono stati proprio loro e in finale il 16 luglio a Piacenza troveranno i Giaguari Torino che, nell’altra semifinale, hanno dominato i Mastini Verona 49-25; sarà una sfida imperdibile e da vivere tutta d’un fiato, anche se, purtroppo, non ci saranno gli Skorpions.
Resta, tuttavia, la sensazione di non aver visto la miglior performance grigiorossa, percezione probabilmente dettata dalla delusione per la sconfitta. Sicuramente la squadra di Nick Holt ha pagato quel pizzico di inesperienza che la dirigenza aveva sempre sottolineato, ma i gioiellini Skorpions sono davvero forti e faranno di sicuro grandi cose nella loro carriera. A cominciare, perché no, già dalla prossima stagione quando potranno mettere in campo l’esperienza maturata in quest’annata impegnativa utile per farsi le ossa. Sempre con Holt al timone? Vedremo, anche se i presupposti per la sua riconferma ci sono tutti e un nome del genere potrebbe attrarre a Varese i rinforzi giusti.
Al netto della sconfitta, comunque, gli Skorpions Varese devono essere orgogliosi del loro cammino: all’inizio della stagione nessuno poteva immaginarsi un percorso del genere e, invece, giornata dopo giornata gli scorpioni hanno sbalordito tutti arrivando a scrivere una perfect season con sei vittorie su sei partite.
La sconfitta di sabato non cancella la vittoria più bella: gli Skorpions Varese hanno tenuto alto il nome di Varese come nessun altro è riuscito a fare in questa stagione e hanno letteralmente infuocato le tribune dell’Ossola nelle ultime due partite regalando serate di festa, di gioia, di sport e di passione. Il duro lavoro della dirigenza ha contribuito a far crescere il movimento del football in Italia, uno sport che meriterebbe indubbiamente più spazio anche solo per i valori di cui è intriso (umiltà, dedizione e rispetto per l’avversario, aspetti purtroppo non sempre presenti altrove) e, ovviamente, per lo spettacolo che sa regalare.
La passione ardente per questo mondo si respira costantemente attraverso le parole di Enzo Petrillo, di Giorgio Nardi e di tutti coloro che fanno parte del mondo Skorpions. Dalle interminabili chiacchierate a microfoni spenti con il presidente Aristide Mangano e coach Nick Holt alle lunghe telefonate con il roster giocatori e tutto il coaching staff dalla difesa con Daniele Donati, Giacomo Cranchi, Fabio Drigo e Pierangelo Aimetti, all’attacco con Leonardo Pozzato, Cristian Bianchi, Giacomo Micheli e Giorgio Fonti (a cui, ovviamente, vanno i più sentiti auguri di pronta guarigione da parte della redazione di VareseSport dopo lo spavento di sabato sera). Impossibile da non sottolineare, infine, l’accoglienza calorosa che gli addetti ai lavori hanno sempre riservato a chiunque si approcciasse al football: la disponibilità di tutti loro è stata semplicemente magnifica.
Si conclude qui l’avventura degli Skorpions per questa stagione: si conclude con un sconfitta (che riviviamo grazie agli scatti più belli di Cinzia Roganti, Jazay Edvin e Roberta Volonnino), ma si conclude soprattutto con una grande vittoria: il football in Italia è più vivo che mai e gli Skorpions Varese saranno protagonisti indiscussi nei prossimi anni.
Matteo Carraro
(foto di Cinzia Roganti, Jazay Edvin e Roberta Volonnino)