Prima o poi questo giorno doveva arrivare anche se tanti amanti della pallavolo, o sportivi in generale, speravano ancora che si posizionasse “Un po’ più in là”: Francesca Piccinini, a 42 anni compiuti, dice addio alla pallavolo.
Il messaggio apparso sui social questa mattina, ricco di umanità e riconoscenza verso un mondo che prima l’ha cresciuta e poi resa protagonista, lascia poco spazio all’immaginazione e vede la “regina” appendere le ginocchiere al chiodo.
I successi ottenuti dalla schiacciatrice che per 13 anni ha indossato la maglia di Bergamo ma che nelle ultime due stagioni si è divertita ancora un po’ con la Uyba di Busto Arsizio, si fa persino fatica a contarli: un oro Mondiale, un oro, due argenti e un bronzo europeo, un oro in coppa del Mondo e in Grand Champions Cup, cinque volte sul podio nel Grand Prix, quattro volte all’Olimpiade. Per non parlare dei trofei con i club: 5 scudetti, 4 Coppa Italia, 5 Supercoppa, 7 Champions League (l’ultima nel 2019 con Novara), 1 Challenge Cup, 1 Coppa Cev, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea.
Il suo esordio con la maglia azzurra risale al 1995 all’età di appena 16 anni (in A1 a 14 anni) e da lì in poi è stata fatta la storia, con la 5° olimpiade che non ci sarà, ma con la consapevolezza di aver reso ancora più grande uno sport che l’ha amata incondizionatamente e a cui lei stessa ha dedicato una vita intera.
Questo il messaggio social apparso questa mattina:
“Non ci ho dormito la notte. Ci ho pensato e ripensato. È difficile staccarsi dalla vita che ho fatto per quai 30 anni e sognavo da quando ne avevo 8. Mi fa fatica anche dirlo…Basta, smetto con la pallavolo. Sono sicura al cento per cento. È giusto così: largo alle giovani“.
Nel frattempo l’Unet E-work Busto Arsizio, che proprio oggi ha confermato anche Alexa Gray, pare le abbia offerto un ruolo in società. Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma il passato resta indiscutibile.
Buona Fortuna Picci!
Mariella Lamonica
