Nonostante ci si stia avvicinando all’estate che solitamente fa rima con vacanze, la stagione sportiva in realtà è ben lontana dalla sua fine e forse un vero e proprio stop non lo avrà. Se infatti i campionati nazionali o le coppe europee degli sport di squadra stanno per terminare, la stagione più calda dell’anno si porterà con sé gli Europei di calcio e soprattutto le Olimpiadi di Tokyo, covid-19 permettendo.
La manifestazione dei cinque cerchi dovrebbe prendere il via intorno al 23 luglio e questi saranno un paio di mesi importantissimi per portare a termine le tante gare di qualifica rinviate negli scorsi mesi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia o dal brutto tempo, ma pronte ora a svilupparsi.
Una delle discipline che dopo un anno di titubanze, dubbi e tira e molla sembra aver trovato finalmente la sua collocazione nella scaletta delle qualifiche olimpiche è il nuoto sincronizzato che vedrà andare in scena la propria gara a squadre per poter accedere ai giochi di Tokyo il 10 e l’11 giugno a Barcellona.
Una due giorni a cui parteciperanno Italia, Spagna, Grecia, America, Francia e Messico che daranno spettacolo in acqua dopo ormai più di un anno di attesa. C’è quindi grande curiosità non solo per gli spettatori ma anche e soprattutto per gli atleti di ritrovarsi faccia a faccia e scoprire il livello a cui sono arrivati dopo lo stop pandemico.
Ad essa va affiancato parallelamente il discorso qualificazione per la categoria doppio, a cui le nazioni che colgono il pass di squadra si qualificano automaticamente.
Alla gara importantissima per la squadra azzurra parteciperà anche Gemma Galli, punta di diamante del Busto Nuoto sincronizzato, che qualche tempo fa in una nostra intervista aveva raccontato tutta la voglia delusione per aver visto sfumare un anno fa il sogno della vita, la fatica fisica e psicologica per i lunghi mesi passati in ritiro aspettando notizie sulle qualifiche e che ora finalmente sono diventate realtà.
Alessandro Burin
