Quasi come consuetudine ci ritroviamo oggi a dover parlare dell’ennesima sconfitta della Openjobmetis Varese in questo campionato. La caduta di Sassari di domenica ha condannato i biancorossi a mantenere l’ultimo posto in classifica e veder allontanarsi ancor di più un’altra pretendente per la salvezza in una situazione che ora inizia a fare sempre più paura, soprattutto in virtù della doppia retrocessione valida da quest’anno in campionato.

In Sardegna è andato in scena un film già visto: Varese gioca bene parte della gara per poi incappare in un blackout fatale ai fini del risultato. Con Napoli e Pesaro questa cosa si era evidenziata molto di più nei primi due quarti di gioco, contro Sassari ciò è successo nell’ultimo periodo, in cui la squadra ha subito ben 35 punti in 10 minuti. Inconcepibile il parziale di 16-0 a favore dei padroni di casa che ha aperto l’ultimo quarto, nonostante l’inerzia del match in quel momento fosse nella mani della OJM, avanti di 10 punti.

Questa situazione è figlia dell’inconsistenza psicologica della squadra che si riflette anche a livello tattico, visto che la difesa continua a fare acqua da tutte le parti. Il mese di novembre rimane solo un’illusione per tutta Varese, perché il gruppo, escluse quelle quattro partite, soprattutto le due vittorie con Trieste e Tortona arrivate in un momento di emergenza, si è risciolta come neve al sole. Manca un leader che sappia sostenere tutti nei momenti più difficili e manca, soprattutto, un’organizzazione di gruppo che salvi la baracca da quello slegamento perpetuo che ogni domenica si ripete.

A questo si aggiunga che ad oggi Varese è una squadra che vive sul tiro da tre punti, in un gruppo costruito su fisicità e atletismo. Sembra una situazione ossimorica eppure tale è. Qui si alzano i dubbi e le perplessità. La formazione ad oggi è talmente fluida da rendere difficilissima la ricerca della possibile soluzione. Chi può avere in mano questo è solamente coach Vertemati, travolto dall’ondata di critiche e rimasto praticamente l’unico ed ultimo baluardo di quel trio, Conti-Gentile-Vertemati, che avrebbe dovuto essere l’asse portante del nuovo progetto di rilancio varesino. Un programma che per ora più che rilanciare sta lanciando i biancorossi verso la serie A2, per quello che sarebbe un fallimento totale, da cui rialzarsi sarebbe molto, ma molto difficile.

Alessandro Burin

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