Quella che stiamo vivendo è e sarà una settimana importante per il Città di Varese dal punto di vista del calciomercato e la società biancorossa ha già mostrato le prime carte a cominciare dal figlio d’arte Alessandro Baggio (il papà Dino è vicecampione del mondo a USA ’94) e dal centrocampista Francesco Cantatore.
L’ossatura della rosa è quindi pressoché pronta, anche se inevitabilmente manca ancora quel tassello fondamentale che è pesato come un macigno la scorsa stagione: la prima punta. Da questo punto di vista nessun problema dato che la firma di Roberto Cappai (19 gol nell’ultima stagione con la maglia del Carbonia) è imminente e presto mister Rossi avrà il suo attaccante di peso e d’esperienza.
Di certo, però, il mercato biancorosso non si fermerà qui. Anche con Cappai l’attacco dovrà necessariamente essere rinforzato con un altro attaccante da doppia cifra e con almeno un’altra pedina (Ebagua? Il club sta ancora decidendo in merito al bomber della Serie B); fronte under scalpita il ’03 Aiolfi ma non è da escludere un nuovo giovane arrivo. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri reparti, eccezion fatta per il ruolo del portiere che è già stato ben coperto con gli arrivi di Trombini (’01), Pedretti (’02) e Priori (’03).
In difesa, Baggio rappresenta una preziosa alternativa al trio Mapelli-Monticone-Parpinel e l’arrivo di Gabriele Premoli, jolly in grado di ricoprire praticamente qualsiasi ruolo, sistemerebbe quasi definitivamente la retroguardia biancorossa; a lui, tuttavia, si dovrà necessariamente aggiungere almeno un tassello under.
Il centrocampo, al momento, è il reparto più esperto ma pecca di “gioventù”: un paio di rinforzi under, se non di più, sono d’obbligo, tenendo conto che nelle prossime ore potrebbe arrivare anche la firma di Andrea D’Orazio. Il centrocampista, che mister Rossi accoglierebbe a braccia apertissime, rappresenterà un’ulteriore arma (sette gol nell’ultimo campionato) per il tecnico torinese, ma non è un under (’97) e avere alternative di classe ’00 in poi è determinante in Serie D.
Tra l’altro nel Città del Varese, eccezion fatta per Aiolfi, mancano giocatori di classe ’03 e, ricordiamolo, per la prossima stagione sarà obbligatorio schierarne almeno uno titolare. Di conseguenza è lecito aspettarsi un colpo importante, verosimilmente sulla fascia destra (nella speranza che il 2002 Marcaletti si riprenda in fretta dall’infortunio per riconquistarsi l’out di sinistra), e qualche altro innesto.
Per puntellare (e rinforzare) la rosa c’è tempo, ma per battere la concorrenza degli avversari bisogna agire in fretta. A tal proposito, e qui si entra nel campo delle speculazioni, lo sguardo del Città di Varese potrebbe volgersi verso Gozzano. Il club che ha vinto lo scorso campionato, infatti, non si è iscritto in Serie C e, attualmente, non ci sono certezze in merito alla sua (comunque probabile) permanenza in Serie D; di certo, tuttavia, c’è che la F.I.G.C. ha deliberato in base all’Art. 110 delle N.O.I.F. (Norme Organizzative Interne, ndr) lo svincolo d’autorità dei calciatori tesserati per la società piemontese.
Ciò significa che la rosa campione del Girone A potrebbe diventare terreno di conquista per tutti gli altri club e i nomi pregiati non mancano. Su tutti, impossibile non citare il gioiellino classe ’04 Michael Kayode che ha già collezionato 36 presenze impreziosite da tre gol e due assist; con Kayode il Varese sistemerebbe le fasce dato che il ragazzo ha dimostrato di saper giocare sia a destra sia a sinistra anche se, inutile dirlo, sono tanti gli occhi puntati su di lui e, qualora i biancorossi ci pensassero davvero, superare la concorrenza sarà ai limiti dell’impossibile.
Riccardo Vono poteva risultare un altro rinforzo importante, ma l’esterno classe ’00 si accaserà alla Giana Erminio in Serie C. Anche in questo caso si tratta comunque di pura speculazione dato che Vono non è mai stato accostato ai biancorossi; vista l’attuale mancanza di giocatori del 2000 in rosa, però, arriveranno di sicuro dei giocatori compresi in questa fascia d’età pronti a dare nuove soluzioni a mister Rossi e non è da escludere che arrivino proprio da Gozzano.
Il Città di Varese continua a muoversi e la rosa prende sempre più forma e con gli innesti giusti, anche se magari non erano i nomi messi in primo piano dall’allenatore, sognare in grande è lecito.
Matteo Carraro